KUDURRU
R. Dolce
Cippo di confine babilonese che reca iscrizioni (relative a contratti di donazione da parte del re ad alcuni sudditi o di acquisto di proprietà da parte di cittadini) ed elementi figurativi. [...] rispettivamente di Sin, Samaš, e Ištar) spesso collocati sulla sommità o sulla base dei monumenti in intenzionale isolamento.
Le divinità antropomorfe più frequenti sui k. sono Gula, assisa in trono con una lunga veste a balze e la tiara a corna ...
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TOTONACHI
Carlo TAGLIAVINI
Guido Valeriano CALLEGARI
Popolazione abitante la costa e l'interno dell'odierno stato dì Vera Cruz (Messico), la quale, prima della venuta degli Spagnoli, aveva raggiunto [...] fu una delle maggiori città del Totonacapán, con oltre 30.000 ab. Scolpivano finemente la pietra, il legno, l'osso in figure antropomorfiche e zoomorfiche; ben noti e curiosi i gioghi in pietra, bene istoriati, il cui uso è tanto discusso; pare li ...
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APOLLO (᾿Απόλλον, Apollo)
A. de Franciscis*
Figlio di Zeus e di Latona, è una delle principali divinità dell'Olimpo la cui luce illumina la vita spirituale greca. In lui la tradizione assomma più aspetti. [...] avuto i santuarî maggiori di Delfi, Delo, Mileto dove si moltiplicarono le sue immagini.
A prescindere dalle rappresentazioni non antropomorfiche di cui resta testimonianza, sin dall'arcaismo appare l'immagine di Apollo. Ad esempio nel VII sec. a. C ...
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PORTOGALLO
A. Balil
B. Oleiro
A. Balil
B. Oleiro
Arte antica. - Una particolare caratterizzazione dell'arte antica nel P. riesce difficile; ciò è dovuto, da un lato, alla continuità e somiglianza [...] "antas" e pure grotte sepolcrali (talora artificiali). Nella scultura troviamo i cosiddetti "idoli cilindrici", rappresentazioni antropomorfiche che corrispondono alla Dea Madre, talora di uso funerario, nonché qualche menhir a rappresentazione umana ...
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Vedi ALTAI dell'anno: 1958 - 1994
ALTAI (v. vol. I, p. 267)
Ju. G. Belokobyl'skij
A partire dagli anni '60 l'Istituto di storia, filologia e filosofia della sezione siberiana dell'Accademia delle Scienze [...] di alci o di cervi. Il secondo (seconda metà del III millennio a.C.) è un gruppo più numeroso di immagini antropomorfiche fantastiche, rese col colore; si tratta di figure di profilo, con un braccio, che portano sul capo una «corona» solare. Sempre ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] Elia, Isaia; i suoi disegni non possono essere conosciuti se non in quanto egli li manifesta. Nonostante alcune espressioni antropomorfiche, ogni apparizione di Yahweh è circondata da un senso di mistero; per lo più i suoi ordini sono comunicati all ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] v.), ligia alle tradizioni canoniche (ḥadīth) e tenente una via di mezzo fra l'interpretazione eccessivamente letterale e antropomorfica di molti passi coranici, seguita dai cosiddetti Ḥashwiyyah, e le deduzioni mu‛tazilite che, per eccessiva fiducia ...
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PRE-COLOMBIANA, ARTE
Elizabeth Benson
. La conoscenza dell'arte del Nuovo Mondo prima dell'arrivo degli Spagnoli all'inizio del sec. 16° è stata molto approfondita negli ultimi quindici anni attraverso [...] sono fatti molti scavi in queste aree e la maggior parte degli oggetti venuti alla luce - rappresentanti figure antropomorfiche in bassorilievo - sono stati pubblicati a partire dal 1960. Gli Olmechi erano esperti lapidari e lavoravano materiali come ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] alle immagini delle essenze vegetali, quasi sempre rigidamente schematiche o del tutto irreali, come denunciano le estese radici zoomorfiche o antropomorfiche che sovente le corredano. È il caso per es. del c.d. e. di Trento (Mus. Prov. d'Arte, 1591 ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] se si pensa che il tempio è il luogo che palesa la divinità, la quale a sua volta ha aspetto antropomorfo. Vitruvio, quindi, scegliendo nell'immagine dell'uomo quella che più si avvicina alla rappresentazione degli dei, e stabilendo una relazione ...
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antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...