Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] se si pensa che il tempio è il luogo che palesa la divinità, la quale a sua volta ha aspetto antropomorfo. Vitruvio, quindi, scegliendo nell'immagine dell'uomo quella che più si avvicina alla rappresentazione degli dei, e stabilendo una relazione ...
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ATREO, Maschera di
G. Bermond Montanari
Una delle cinque maschere d'oro rinvenute nelle tombe a fossa del recinto reale sull'acropoli di Micene (v.), precisamente nella IV tomba, e, per i tratti individualistici [...] e dovevano essere fissate a sarcofagi di legno, all'altezza della testa del morto, per dare a queste casse un aspetto antropomorfico. La cronologia delle tombe è fissata intorno al XVI sec. a. C.
Bibl.: H. Schliemann, Mykene und Tyrins, New-York 1878 ...
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Scultore italiano (Lomazzo 1926 - Como 2005). Parallelamente agli studî in giurisprudenza frequentò l'accademia di Brera completando la sua formazione con frequenti viaggi all'estero (1944-48). Dopo un [...] di più decisa matrice organica (Discesa dello Spirito Santo, 1968-72, Bergamo, chiesa del Santo Spirito; progetto per il Giardino antropomorfico e la Baignade, 1982, Parigi, per il parco de la Villette; fontana per la sede della società Saint-Gobain ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION (Αιών)
M. T. Marabini Moevs*
È per il pensiero greco il concetto del tempo assoluto, opposto a Chronos, che è il tempo in relazione alla vita umana (Plat., Timeus, [...] nel giovane dio di un rilievo di Modena, Galleria Estense. (v. anche gnostiche, gemme).
La sopravvivenza del tipo antropomorfico di A. ci è testimoniata, in età giustinianea, da una descrizione di Giovanni di Gaza (῎Εκϕρασις τοῦ κοσμικοῦ πίνακος ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] non avevo solo un paesaggio. Guardando il foglio capovolto, e staccandolo così dal motivo descritto, avevo disegnato qualcosa di antropomorfico. Mi si rivelava dunque la profonda ambiguità dell'opera d'arte, l'allusione dei segni ad altri segni, ad ...
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CATANEO (Cattaneo), Pietro
Arnaldo Bruschi
È incerta la data di nascita, da porsi presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVI, di quest'artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo [...] concetto teorico di città "ideale" rinascimentale, geometrica e centrica, ancor memore nel C. di una simbologia antropomorfica, e forse astrologica, verosimilmente derivata da Francesco di Giorgio, che permane come iniziale riferimento. Il terzo ...
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Fumetto
Marco Bussagli
Fumetto è il termine con cui si indica la nuvoletta contenente frasi o battute di dialogo, attribuite (per lo più facendole uscire come fumo dalla loro bocca) ai personaggi raffigurati [...] ". Successivamente, su questa base, di per sé innovativa, vengono approntate significative modifiche atte ad accentuare l'aspetto antropomorfico, fino al restyling del 1958 quando la 'cuffia' finisce per alludere decisamente ai capelli e gli occhi ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] la più rigida frontalità - ha una ferocia appassionata e la figura è organicamente convincente; come disse uno studioso "visto come corpo antropomorfico il corpo appare bestiale, ma se si osserva sotto l'aspetto di leonessa essa ha un'orrenda aria di ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] con l'enunciazione del fine principale delle fortezze, la difesa, mentre il riferimento a Vitruvio si applica al generale antropomorfismo dell'architettura che F. deduce dal testo latino. L'affermazione nel testo "Parmi di formare la città, rocca e ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] prodòtti non verniciati affatto, oppure adorni da una vernice rossa lucente (la c. aretina).
Naturalmente, il senso artistico antropomorfico greco, cessata la c. dipinta, volle che le figure comparissero di nuovo in qualche altra parte. Su coppe del ...
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antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...