BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] animali minacciosi e bambini e teste femminili urlanti, tratti anche dalle suggestioni di Lucrezio. Il costante antropomorfismo, già dal 1953, lo ricondusse a quella che Tristan Sauvage (Arturo Schwarz) definì una sintassi classicheggiante ...
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SOMENZI, Vittorio.
Carmela Morabito
– Nacque il 2 aprile 1918 a Redondesco (Mantova) da Umberto Crespiniano Fortunato, veterinario, e da Iride Peschiera; terzo figlio, dopo Ezio e Lea Teresa Margherita. [...] o generalizzazioni euristiche.
Costanti del pensiero filosofico di Somenzi furono infatti da un lato la critica dell’antropomorfismo e dell’antropocentrismo, che caratterizzavano da sempre le teorie della conoscenza e, dall’altro, il tentativo di ...
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ILDEFONSO di S. Luigi Gonzaga (al secolo Benedetto Liborio Maria Frediani)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Firenze il 22 luglio 1724 da Giulio Gaspare Maria Frediani e da Maria Francesca Rastrelli. [...] sulle parole Sonnambolo e Nottambolo, un Elogio di G. Lami, tre dissertazioni incompiute contro J.-J. Rousseau, altre sull'antropomorfismo dei Padri, l'infallibilità divina, la bontà dell'Antica Legge, ecc. L'Archivio di Stato di Firenze conserva il ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] più sistematica e rigorosa, del contemporaneo Sa‛adyāh ha-Gā'ōn. La teologia di D., volta ad eliminare l'antropomorfismo della concezione divina elaborata dalla primitiva mistica ebraica sul fondamento di versetti biblici come Gen., I, 22 "Faciamus ...
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DANTI, Vincenzo
Francesco Paolo Fiore
Nacque a Perugia nella seconda metà dell'aprile 1530 (come si deduce dall'iscrizione tombale - Pascoli, 1730, pp. 293 s. - che fissava la data precisa al 22 apr.) [...] 324 ss.; 1973, II, pp. 1716 s., 1763 n. 1, 1767 n. 1), ma che dall'altro intuisca l'applicazione dell'antropomorfismo anche in quest'arte del disegno (Tafuri, 1966, pp. 150 s.) oltre che dell'"imitazione".
Allo stesso 1567 potrebbero appartenere due ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] con l'enunciazione del fine principale delle fortezze, la difesa, mentre il riferimento a Vitruvio si applica al generale antropomorfismo dell'architettura che F. deduce dal testo latino. L'affermazione nel testo "Parmi di formare la città, rocca e ...
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antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...