Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] del 16° sec. la grande tradizione ritrattistica fiamminga si afferma in modo particolare: A. Moro di Utrecht, operoso ad Anversa, ritrattista di Filippo II, dà l’avvio alla grande ritrattistica spagnola. Citiamo, fra molti, i Frans Pourbus (padre e ...
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Cultura figurativa, sviluppatasi nel 15° e 16° sec., che accomuna gli artisti attivi nella vasta regione comprendente, oltre alle Fiandre propriamente dette, anche Artois, Hainaut, Namur, Zelanda e Olanda, [...] e Liegi. La p.f. arrivò in tutta Europa anche grazie alla capillare presenza di mercanti di Gand, Bruges, Anversa nelle più importanti piazze commerciali dell'Europa merid. e di mercanti italiani, francesi, spagnoli nelle ricche città fiamminghe ...
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CHILDERICO, Tomba di
J. Werner
La tomba del re dei Franchi Childerico, morto nel 482 (per la data cfr. W. Levison) fu scoperta il 27 maggio 1653 presso la chiesa di St. Brice a Tournai (Belgio) e identificata [...] in base all'anello con sigillo con l'immagine e l'iscrizione Childerici regis.
Secondo la relazione del medico di Anversa J. J. Chiflet, il sepolcro fu trovato a m 2,50 di profondità, con numerosi oggetti, accanto a resti di un secondo scheletro e ad ...
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Scultore, pittore e incisore (Malines 1882 - Amsterdam 1916). Dedicatosi dapprima alla scultura, le sue opere risentono dell'impressionismo, nella ricerca di effetti di luce palpitante su superfici scabre, [...] e per l'interesse psicologico nei riguardi del soggetto. Una delle sue più celebri sculture è la Giovane folle (1912, Anversa, Middelheim Park Museum), ispirata dalla danzatrice I. Duncan. Benché abbia cominciato a dipingere verso il 1904, solo nel ...
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EVERARDI (Eversen, Esseradts, Everardus), Angelo Maria (detto Fiamminghino)
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia il 5 ag. 1647 da Joan, "maestro di ruote d'archibugio", originario di Sittard in [...] moglie Vittoria (Baroncelli, 1965, p. 16). Studiò pittura a Brescia dapprima presso la bottega di J. de Herdt originario di Anversa; quando, poi, tra il 1662 e il 1663 questi partì per Vienna per raggiungere il fratello, gioielliere di corte, l'E ...
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Pittore (m. Bruges 1550), forse di origine lombarda. Visse sempre a Bruges; subì influenze fiamminghe (Gérard David), francesi (J. Bourdichon) e italiane (Bartolomeo Veneto), che riuscì a fondere in una [...] non molto originale. Opere: Segovia, chiesa di S. Michele, trittico; Madrid, Prado, Vita di S. Anna; Bruxelles, Musei Reali, ritratto del barone di Hastings, S. Giovanni Battista, s. Antonio; Anversa, Museo, Madonna col bambino fra sibille e profeti. ...
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Ritrattista (n. forse in Fiandra 1470 circa - m. Parigi 1540 o 1541), figlio forse di un Jean C., pittore, che viveva a Bruxelles nel 1475. Nel 1529 si trasferì da Tours a Parigi. L'opera più antica sono [...] , del 1519 (Parigi, Bibl. Nat.). Ricordiamo inoltre: i ritratti della principessa Carlotta e del piccolo delfino Luigi (museo di Anversa), di Luigi di Clèves (Bergamo, museo), di Francesco I a cavallo (Firenze, Uffizi) e un centinaio di disegni nel ...
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Pittore (Salisburgo 1840 - Vienna 1884). Studiò a Vienna presso C. Ruben e a Monaco con K. T. Piloty (1860-65); fu poi brevemente a Londra, a Parigi (1862) e a Roma (1863). Raggiunto il successo con una [...] stile brillante e decorativo dagli accesi cromatismi (Trionfo di Arianna, 1875, Vienna, Österreichische Galerie; Ingresso di Carlo V ad Anversa, 1878, Amburgo, Kunsthalle), dal 1869 lavorò a Vienna dove aprì uno studio che per oltre un decennio fu un ...
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Architetto militare (Bologna 1504 - L'Aquila 1576). Al servizio di Alessandro de' Medici costruì le fortezze di Livorno e Pistoia, poi a Roma per Paolo III Farnese fortificò le mura della città papale. [...] Carlo V fortificò efficacemente la città di Parma. Per Margherita d'Austria, governatrice dei Paesi Bassi, fortificò Anversa e Malines. Il suo trattato Architettura militare (postumo, 1593), ebbe una certa influenza sugli architetti militari francesi ...
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Pittore e incisore (Leida 1494 - ivi 1533). Fu tra i maggiori incisori del Rinascimento; opere quali la Lattaia, l'Ecce Homo (1510) risentirono dei modi di A. Dürer, cui si ispirò la sua produzione migliore. [...] (m. 1538 circa), fu un talento precoce. Dallo studio paterno L. passò in quello di C. Engebrechtszoon. Nel 1521 lavorava ad Anversa dove ebbe ospite A. Dürer del quale subì l'influsso, e conobbe J. Gossaert. Nel 1527 s'incontrò a Middelburg con Jan ...
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smombie s. f. e m. inv. Chi cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone, rischiando di inciampare, scontrarsi con altre persone, attraversare la strada in modo pericoloso. ♦ Il verbo a cui il suo cognome ha dato origine [Merkeln,...
gilda
s. f. [dal lat. mediev. gilda o gelda, di etimo incerto]. – Tipo di associazione medievale che, sorta in Inghilterra nel sec. 9° con lo scopo di mutua difesa, di assistenza religiosa e di vendetta, si sviluppò in seguito in senso mercantile...