PERSEUS (Perseus)
L. Guerrini
Pittore greco del IV sec. a. C., scolaro di Apelle. A lui il maestro dedicò il suo trattato sull'arte del dipingere (Plin., Nat. hist., xxxv, 111).
Bibl.: E. Pfuhl, Mal. [...] u. Zeichn., II, Monaco 1923, pp. 725; 736; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XIX, 1937, c. 1022, s. v., n. 8, con bibl. prec.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 183 ...
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Pittore greco (sec. 4º a. C.), allievo di Eupompo e maestro di Pausia e Apelle; attivo tra il 390 e il 340 circa. Dipinse la battaglia di Fliunte tra Ateniesi e Sicionî (367 a. C.). Plinio ricorda anche [...] un gruppo di famiglia (cognatio), forse scena funeraria di congedo, e un Ulisse sulla zattera; più discussa è invece la menzione, in uno scolio ad Aristofane, di una pittura degli Eraclidi. Caratterizzava ...
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Pittore greco (seconda metà sec. 4º a. C.), nativo di Cauno nella Caria, contemporaneo e rivale di Apelle. Cominciò la sua carriera come decoratore di navi o, secondo alcuni, come pittore di scene in cui [...] comparivano navi. Incontentabile e minuzioso nell'esecuzione dei suoi quadri, prediligeva rappresentare figure isolate; a Rodi lavorò per sette anni al ritratto dell'eroe locale Ialiso e lo rifece quattro ...
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NICOMACO (Νικόμαχος, Nicomachus)
Ciro Drago
Pittore greco, vissuto al tempo di Cassandro, re di Macedonia. Al pari di Apelle, di Echione e di Melanzio, è da Plinio ricordato tra i clarissimi pictores; [...] egli usò i colori soliti a essere adoperati nel sec. IV, e cioè il bianco, il giallo, il rosso e il nero. Cicerone afferma che nell'arte di N. ogni elemento tecnico aveva raggiunto già la sua perfezione. ...
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MELANZIO (Μελάνϑιος, anche Μέλανϑος; Melanthius)
Giacomo Caputo
Pittore della scuola sicionia, del sec. IV a. C., più volte ricordato dalle fonti. Insieme con Apelle fu allievo di Pamfilo. Dipingeva [...] (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 50) usando ancora i quattro colori tradizionali (bianco, nero, rosso e giallo) e, superiore ad Apelle nella composizione, si distingueva (Diog. Laert., IV, 18) per l'originalità e la severità cui improntava le sue opere. Di ...
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METANOIA (Μετα0νοια, Μεταμέλεια)
F. Baroni
Figlia di Epimetheus, è la personificazione del rimorso. M. era rappresentata su un dipinto di Apelle descritto da Luciano (Luc., Calumn. non temere cred., [...] 4) insieme a personaggi allegorici come ῎Αγνοια, Διαβολή ed altri. Troviamo la figura di M. anche sul rilievo di Torcello con la rappresentazione di Kairos.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1874; ...
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Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
Red.
Personificazione dell'Invidia.
Sappiamo da Luciano che era raffigurato nel dipinto di Apelle, la Calunnia, con l'aspetto di un uomo emaciato, [...] giallo, deforme, irato. Su un mosaico dell'inizio del III sec., firmato dal mosaicista Krateros (v. vol. iv, s. v. krateros, 30) rinvenuto a Cefalonia (v.) appare come un giovane assalito da quattro animali ...
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KERAUNOBOLIA (Κεραυνοβολία)
E. Joly
Personificazione della saetta che insieme al tuono (Bronte) ed al lampo (Astrape) era raffigurata su un quadro di Apelle ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 96). [...] Il Brunn richiama anche un quadro con la nascita di Dioniso descritto da Filostrato (Imag., Semele, 48, 1, 15), (dove comparivano il Tuono e il Lampo che mandavano raggi dagli occhi.
Bibl.: W. Drexler, ...
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Pittore greco, nato in Egitto, allievo di Ctesidemo e contemporaneo di Alessandro Magno e di Tolomeo I. Secondo un racconto piuttosto romanzesco di Luciano, A., geloso di Apelle, lo avrebbe calunniato [...] presso Tolomeo. Quintiliano lo annovera fra i sette più eccellenti pittori del tempo di Alessandro e ne loda la facilità nel dipingere. Si ricordano molte opere, di cui alcune erano in Roma: Esione, Alessandro ...
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DOROTHEOS (Dorotheus)
L. Guerrini
3°. - Pittore greco, di origine ed epoca ignota, noto solamente da un passo di Plinio (Nat. hisr., xxxv, 91) come autore di un'Afrodite Anadiomene, copia dell'opera [...] che Plinio tace è il periodo in cui D. visse: non sappiamo quindi se fosse un pittore ellenistico, di poco posteriore ad Apelle e la sua opera esistesse già da tempo, o se fosse contemporaneo di Nerone che gli commissionò direttamente la copia del ...
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apella
apèlla s. f. [dal gr. ἀπέλλα]. – Assemblea popolare spartana cui partecipavano con pieni diritti i cittadini che avevano compiuto i trent’anni; deliberava intorno alla pace e alla guerra, alla scelta dei geronti e ad altre gravi questioni.
ne sutor ultra crepidam
‹... krèpidam›. – Frase latina (propriam. supra crepidam: «che il calzolaio non giudichi più in su della scarpa») che riproduce (sull’attestazione di Plinio Nat. Hist. XXXV, e di Valerio Massimo VIII, 12) la raccomandazione...