Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) di lettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] che, pur ancora in nome di Aristotele (esemplari, anche per la comprensione dell'atteggiamento di tutto il secolo, i Commentarii alla Poetica, 1613), è aperto al nuovo gusto per una poesia meno legata di quella rinascimentale a canoni prefissati. ...
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Scrittore svedese, nato a Tossjö, in Scania, il 4 ottobre 1894, morto il 19 dicembre 1954.
Dopo un esordio lirico in cui riprende modi e forme della poesia di fine secolo (Tärningkast, Il gioco dei dadi, [...] la concezione dell'antichità nordica di V. Grønbech) ha dato il meglio del suo ingegno aristocratico e indipendente, aperto alla meditazione, e all'esplorazione di molti aspetti inediti dell'anima umana.
Bibl.: O. Bjurling, Frans Gunnar Bengtsson ...
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SINISGALLI, Leonardo
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Montemurro (Potenza) il 9 marzo 1908. Laureato in matematica e ingegneria, si affemiò giovanissimo nell'ambito letterario.
La sua poesia, che si riconnette [...] , nelle poesie successive (Campi Elisi, Milano 1939; Vidi le muse, ivi 1943), è venuto svolgendosi in modo sempre più aperto, fino ad assumere cadenze prosastiche (e nelle prose di Fiori pari fiori dispari, Milano 1945; Belliboschi, ivi 1949, ha ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] assai scelto, ebbe un'educazione adeguata, e già a 16 anni era a Lipsia per studiarvi diritto. Nel clima illuministicamente aperto della città fornì le sue prime prove poetiche secondo la moda anacreontica promossa da F. Hagedorn e Ch. M. Wieland ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] (1998); Il tempo che resta (2000), in cui ha proposto un'originale rilettura della Lettera ai Romani dell'apostolo Paolo; L'aperto: l'uomo e l'animale (2002); Stato di eccezione (2003); La potenza del pensiero (2005); Il regno e la gloria (2007 ...
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SPITZER, Leo (XXXII, p. 401)
Emerico GIACHERY
Linguista e saggista, morto a Forte dei Marmi (Lucca) il 16 settembre 1960.
Nell'ultimo venticinquennio s'è rivelata sempre meglio, accanto agl'interessi [...] che scaturiscono dal lavoro concreto dello studioso e in cui si esprime un temperamento geniale ed eccezionalmente versatile, aperto ai più vivi influssi della moderna cultura europea, dall'idealismo del Croce e del Vossler all'irrazionalismo ...
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Scrittore cileno, morto a Santiago del Cile nel 1963. Nell'ultimo periodo della sua carriera letteraria, questo grande maestro vide aumentare il suo prestigio grazie alla produzione di opere nuove, come [...] de amor (1915), divenuto un bestseller quarant'anni dopo la pubblicazione, per le prospettive che la psicanalisi ha aperto sulla vita sessuale, conscia e inconscia, dei fanciulli e che rendono questo geniale romanzo in prima persona assolutamente ...
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CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] Per il nuovo ceto di intellettuali di estrazione piccolo e medio-borghese, ostile al governo e al trasformismo, aperto alle idee socialiste e sensibile ai problemi economici e sociali della regione, in lotta con la vecchia classe dirigente ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] riferimento storico e la sfuggente figurazione di un mito. E, come suole avvenire in casi come questi, il mito è aperto agli equivoci, quanto più gli storici della poesia e della musica ad un certo punto fermano il discorso critico, come giunti ...
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Malerba, Luigi
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Luigi Bonardi, scrittore e sceneggiatore, nato a Berceto (Parma) l'11 novembre 1927. Il grottesco, la propensione per una fantasia a volte straniante e [...] e insieme onirico, nel suo ruolo di sceneggiatore ha fornito testi di sicura narrazione, con una impostazione da racconto morale aperto, talvolta, a veri e propri elementi simbolici. In La spiaggia (1954, regia e soggetto di Alberto Lattuada), M ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, rimanere a bocca a., per stupore; stare...