Letterato (Barletta 1800 - Napoli 1879); viaggiò lungamente in Italia e all'estero; purista e classicista, fu però aperto ai più varî influssi romantici, cosicché intorno al suo Ugo da Cortona (1839) si [...] accese una significativa polemica: romantico lo chiamavano gli uni, classicista esemplare gli altri. Scrisse anche Claudio Vanini o L'Artista (1835), romanzo in versi che narra la storia di un artista ...
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Letterato cinese (Haining, Zhejiang, 1877 - Pechino 1927). Prof. universitario, precettore di Pu Yi, ultimo imperatore della Cina, fu aperto alle correnti filosofiche occidentali, ma conservatore in politica. [...] Importanti i suoi studî sulle origini del teatro cinese: Song Yuan xiqu kao ("Studî sul teatro delle epoche Song e Yuan", 1915) ...
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Erudito (Siena 1542 - Sarteano 1625). Trascorse a Roma la maggior parte della vita come segretario di varî cardinali. Aperto sostenitore della parlata senese, ne fece sfoggio in una traduzione di Tacito [...] (1603; 10a ed. 1665) e, successivamente, in un Dittionario toscano (1614; 10a ed. 1691), che suscitarono accese polemiche ...
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Classicista svizzero (Märstetten, Turgovia, 1891 - Basilea 1968), prof. nel liceo (1920), poi nell'università di Basilea (1933-60). Aperto ai problemi etnologici, storico-religiosi e psicologici, in parte [...] per la suggestione di J. J. Bachofen del quale curò l'edizione delle opere (8 voll., 1943-67), ha indagato in particolare la letteratura antica di viaggi e di avventure, le maschere, gli agoni, le tradizioni ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] che hanno dominato la scena letteraria spagnola dagli anni del dopoguerra, contribuendo a rinnovarla in modo determinante: G. Torrente Ballester (1910-1999), C.J. Cela (1916-2002), J.M. Gironella (1917-2003), ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] sua attività letteraria. Come primo ministro (1868, 1874-1880) varò importanti provvedimenti per la tutela del lavoro e accentuò la politica coloniale britannica.
Vita e opere
Di famiglia ebraica, trapiantatasi ...
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SØRENSEN, Villy
Alda Castagnoli Manghi
Narratore e saggista danese, nato a Copenaghen il 13 gennaio 1929. Di formazione filosofica, aperto alla cultura classica come alla produzione letteraria internazionale, [...] dal 1959 al 1963 condirettore, insieme a K. Rifbjerg, della rivista Vindrosen, organo del modernismo in Danimarca, S. è senz'altro la figura più interessante del mondo letterario contemporaneo danese. ...
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Poeta canadese (Quebec 1827 - Le Havre 1879), iniziatore di una scuola poetica propriamente nazionale. A Quebec, con i fratelli, aveva aperto una libreria che divenne un noto ritrovo letterario. Emigrato [...] in Francia nel 1862 vi finì la vita in povertà sotto il nome di Jules Fontaines. Nelle sue poesie s'ispirò anche ad avvenimenti della storia italiana (La guerre de Crimée; Guerre d'Italie; Castelfidardo). ...
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Poeta francese (Reims 1872 - Argenlieu, Montlhéry, Seine-et-Oise, 1960). Aderì giovanissimo al simbolismo e fondò, nel 1890, il Théâtre d'art, aperto agli adepti della nuova scuola; diresse, dal 1905 al [...] 1914, le raccolte Vers et Prose. Nella sua abbondantissima produzione hanno parte notevole le Ballades françaises (28 voll., 1897-1921; e quindi in nuova edizione, Édition définitive des ballades françaises ...
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Scrittore tedesco (Norimberga 1607 - ivi 1658). Studiò diritto ad Altdorf e Strasburgo. Nella sua Norimberga si mostrò attivissimo organizzatore e instancabile poligrafo. Aperto agli influssi delle letterature [...] degli altri paesi, su tutti dell'Italia, nel 1644 fondò con J. Klaj l'accademia linguistica e letteraria detta dello Hirten- und Blumenorden an der Pegnitz. Scopo dell'accademia, e quindi anzitutto di ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, rimanere a bocca a., per stupore; stare...