POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] del dubbio metodico, dell’interrogazione incontentabile sulle ragioni del mondo: i suoi romanzi sono confessioni a cielo aperto, piene di tracce della sua stessa biografia spirituale. Contestazioni rappresentò lo spartiacque. Successivamente il suo ...
Leggi Tutto
GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] umana fra ricchi e poveri frutto di un cattolicesimo liberale tanto permeato di motivazioni anticlericali risorgimentali quanto aperto a istanze riformistiche. Il capovolgimento dello spirito cristiano che caratterizza l'opera ha indotto L. Sciascia ...
Leggi Tutto
CARACCIO, Antonio
Salvatore Nigro
Nacque nel mese di luglio del 1630 a Nardò (Terra d'Otranto) da Niccolò dei baroni di Corano e dalla verseggiatrice Caterina Scorna.
A quattordici anni, con ingenuo [...] (III, 35, 6), rinasce giovane dal suo stesso cadavere. Sull'esempio dell'Orlando furioso ogni singolo canto è aperto da esordi moralistici. Ma Ariosto e Tasso, pretenziosamente imitati dal C., rimangono nel poema punti di riferimento estrinseci. Due ...
Leggi Tutto
IACOBITI (Iacobucci), Aurelio Simmaco
Maria Antonietta Passarelli
Nacque a Tossicia, nel Teramano; mancano notizie esaustive e certe sulla famiglia d'origine, sulla sua formazione, le amicizie, gli [...] : come loro infatti impiega un lessico tendente al conguaglio, fitto di latinismi e di forme ibride, ma aperto anche all'accoglimento di toscanismi letterari, soprattutto dantismi.
Fonti e Bibl.: G. Mazzatinti, Inventario dei manoscritti delle ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO, Enzo
Tiziano Ascari
Nacque da Comelio e da Isabella Bendidio, probabilmente a Ferrara, intorno al 1575. Nulla sappiamo della sua prima giovinezza e dei suoi studi, ma dovette certo ricevere [...] , Arch. stor. comunale, Registrum privilegiorum civitatis Mutinae, V, c. 142; Modena, Bibl. Estense, Autografoteca Campori, ad voc.; Del campo aperto mantenuto in Ferrara l'anno 1610... dal Sig. E. B., Ferrara 1610; Relazione del torneo a cavallo e a ...
Leggi Tutto
CORSI, Mario Carlo
Franca Petrucci
Nacque a Pistoia il 19 giugno 1882 da Carlo Alberto e da Caterina Bellotti Bon, figlia del celebre attore Luigi. Compiuti gli studi liceali, il C. esordì come scrittore [...] di cultura teatrale - spesso di una certa erudizione -, di pratica scenica, aneddotica sul pubblico (si ricordano Il teatro all'aperto in Italia, Milano-Roma 1939; Maschere e volti, Milano 1942) è ricorrente, l'omaggio alla figura di Simoni. Nel ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] il mondo fisico rappresentato nel poema. Il lettore scende nel buio seno della terra, risale all'aperto su una montagna alta e aperta alla luce, sola nell'oceano sconfinato, penetra corporeamente nella densa e pur non corporea luce del Paradiso ...
Leggi Tutto
Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] preordinata e astratta, irrigidita nell'impalcatura di univoche certezze totalitarie. Il risultato è un quadro del B. dinamico, aperto a tutti i suoi aspetti multipli, senza che una componente oscuri l'altra per rispettare un'inverosimile legge di ...
Leggi Tutto
Neogreca, letteratura
Paola Maria Minucci
Dagli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. la l. n. ha confermato la grande vitalità testimoniata dalle generazioni apparse dopo la Seconda guerra mondiale [...] Turchia che portò alla caduta della dittatura. Anche la generazione letteraria che si trovò a operare in quegli anni fu aperta alla contestazione e rifiutò una società che non riusciva ad accettare. Molti scrittori guardavano agli Stati Uniti e alla ...
Leggi Tutto
La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] , n. 1977) e, come osserva il poeta e critico Abdellatif Laabi (1990), "la poesia palestinese è un cantiere sempre aperto […], è un'opera di genesi, di difesa e di illustrazione dell'umano" (p. 123).
bibliografia
A. Laabi, La poesie palestinienne ...
Leggi Tutto
aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, rimanere a bocca a., per stupore; stare...