GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] se il problema della sua attività giovanile - compreso quello di una preliminare formazione romana - resta ancora sostanzialmente aperto. Di fatto il G. seppe inserirsi armoniosamente nel tessuto espressivo di Codazzi sotto il profilo sia pittorico ...
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MAJANI, Augusto
Rossella Canuti
Nacque il 30 genn. 1867 a Budrio, presso Bologna, da Antonio e Clementina Sgarzi, produttori e rivenditori in un negozio al dettaglio di paste alimentari. Dopo aver seguito [...] ).
Lo stile, sempre attento alla composizione e alle corrispondenze cromatiche, modulato in relazione ai soggetti trattati, è aperto ai multiformi influssi dell'ambiente romano risultando, nel complesso, variegato e versatile. In esso si rilevano ...
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FASSI, Guido (Guido del Conte)
Graziella Martinelli Braglia
Figlio del capomastro Francesco e di Giulia Belesi, nacque a Carpi (Modena) il 5 dic. 1584 e fu battezzato nella collegiata dell'Assunta il [...] e sul tavolo vicino strumenti di ingegneria e di misurazione, tra le colonne dell'ancona dell'Assunta, mentre da una finestra aperta si vede la scena del trasporto, su un carro tirato da buoi, della torre colombaia degli Acquistapace. In una scritta ...
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CARTARI, Giulio
Francesco Negri Arnoldi
Scultore attivo a Roma tra il 1665 e 1678. è ricordato da Domenico Bernino (1713) come artista "di buona maniera", entrato nella bottega del Bernini a diciotto [...] l'Angelo con la corona di spine (di cui eseguì la copia Paolo Naldini) venne stimato troppo bello per essere esposto all'aperto e destinato altrove (oggi in S. Andrea delle Fratte). Detta copia, per la quale il C. riceveva pagamenti nel luglio 1670 e ...
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CALZI, Achille, junior
Ennio Golfieri
Consanguineo dell'omonimoincisore ottocentesco, nacque in Faenza da Giuseppe e da Angelina Magni il 4 sett. 1873.
Il padre Giuseppe (1846-1908) fu un modesto decoratore, [...] riunite di Faenza, progettò e diresse lavori di ebanisteria e ferro battuto per le principali botteghe faentine e tenne aperto lo studio di pittura e decorazione. Principali lavori eseguiti: grande ritratto a pastello del Bambino A. Verzelloni (1898 ...
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BRIZI, Paolo
Pietro Scarpellini
Nacque a Fano nel 1702; le notizie biografiche, riferite dall'Orsini, che dal padre egli ebbe i primi rudimenti della pittura e che avrebbe studiato cinque anni a Roma [...] B.; in questo caso si dovrebbe concludere che egli, nelle pitture di figura, si avvicinò, per lo stile fluido, aperto, all'Appiani, col quale del resto collaborò più che con gli altri figuristi suoi contemporanei. Le pitture dell'oratorio delle ...
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BONOLIS, Giuseppe
Anna Maria Carlevaris Luzietti
Nato a Teramo il 1º genn. 1800 da Luigi e da Cecilia Quartaroli, studiò disegno artistico divenendo, giovanissimo, maestro di calligrafia nel Regio Collegio [...] , si nota una più felice adesione agli aspetti del reale; il che gli valse nell'ambiente artistico napoletano del periodo - aperto al realismo - l'attribuzione di una certa funzione di reazione al convenzionalismo accademico. In realtà il B., pur se ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] barocco"; infine, il C. era riuscito a sviluppare uno stile con molte sfumature, adattabile a vari generi e formati, aperto alle più varie destinazioni ed esigenze delle commissioni del tempo.
L'Adorazione dei Magi della chiesa dell'Annunziata di ...
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PASTI, Matteo de'
Marco Campigli
PASTI, Matteo de’. – Non si conosce la data di nascita di questo artista, la cui famiglia, piuttosto agiata, era originaria di Ponton, una frazione di Verona, ma poiché [...] quali fossero le sue responsabilità dal punto di vista architettonico, conviene pensare piuttosto alla gestione di un cantiere aperto in cui non solo bisognava seguire il progetto autorevole dell’Alberti, ma in cui si dava spazio alle soluzioni ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] raffaelleschi di stretta osservanza, come Perin del Vaga, sia di quelle dei manieristi. Il C. infatti fu aperto alle nuove istanze del Parmigianino e specialmente del Rosso Fiorentino, talora liberamente interpretato e contaminato (Barocchi) in circa ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, rimanere a bocca a., per stupore; stare...