Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] in Maecenatem, Apicio, Porfirione, il De grammaticis et rhetoribus di Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto Callisto III, successo a Niccolò, compenso adeguato, girò inutilmente varie ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] infraciosamento settecentesco, segnato dal Cuoco piemontese perfezionato a Parigi (edito a Torino nel 1766) e ancora più marcatamente dall’Apicio moderno di Francesco Leonardi, del 1790. A segnare la svolta cruciale fu la Scienza in cucina e l’Arte ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] 38) mel infervere facito (Columella, De re rustica XII, 38, 5)
«fa’ bollire il miele»
(39) et lento igni fervere facias (Apicio, De re coquinaria III, 2, 8)
«e fa’ bollire a fuoco lento»
È solo nel medioevo che il latino mostra segni frequenti di una ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere l’a. della carriera; io avea toccato l’a....
apicite
s. f. [der. di apice]. – Nome generico di malattie infiammatorie, interessanti l’apice di alcuni organi. In partic.: a. Affezione tubercolare circoscritta dell’apice polmonare e della corrispondente cupola pleurica, per lo più di tipo...