APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] in the Beatus of Saint-Sever, SM, s. III, 14, 1973, pp. 565-626; L. Donati, Dal libro xilografico al manoscritto: l'Apocalissi, in Studi offerti a Roberto Ridolfi, Firenze 1973, pp. 249-284; M. Meiss. French Painting in the time of Jean de Berry, III ...
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tetramorfo Raffigurazione iconografica dei quattro animali dell’Apocalisse, leone, toro, aquila e uomo, alati, a figura intera o solo il capo, nimbato e circondato da ali; fu usato anche come simbolo degli [...] evangelisti (➔) ...
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La prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, usate nell’Apocalisse (1,8: «Ego sum alpha et omega, principium et finis»; cf. 21,6; 22,13) come simbolo dell’eterna essenza del Cristo.
Alla fine del sec. [...] 3° le lettere nei loro segni (A, ω, Ω, anche nella corrispondente forma latina AO), passarono nell’arte cristiana, specialmente in opposizione all’arianesimo. Spesso si trovano in unione al monogramma ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] da s. Pietro e s. Paolo.Le prime immagini della G. celeste pervenute all'interno di un ciclo sono quelle dell'Apocalisse di Treviri (Stadtbibl., 31; primo quarto del sec. 9°), dipendenti da un modello italiano del 6° secolo. Le miniature seguono i ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] non il Cristo giudice di Ap. 20,11 bensì l'Anonimo circondato dai viventi di Ap. 4,2. È vero che a Fleury tutta l'Apocalisse serve da preludio al g. universale, ma si tratta di una concezione del tutto inusuale; è infatti solo con il sec. 12° che un ...
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Pittore (m. dopo il 1381). Nel 1375 Luigi I d'Angiò gli commise i modelli per una serie di arazzi raffiguranti scene dell'Apocalisse (sistemati ora nel castello d'Angers), tessuti poi nell'atelier parigino [...] di N. Bataille. Per le composizioni egli si ispirò alle miniature di alcuni manoscritti, interpretandole originalmente nello stile franco-fiammingo di cui è uno dei massimi rappresentanti ...
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Incisore ed editore (Anversa 1540 circa - Colonia 1587 circa), lavorò a Breda per C. Plantin (1570), Colonia (1577), Anversa (1580). Tra le sue incisioni: l'Apocalisse (1568) e la serie di ritratti di [...] personaggi principali del suo tempo (Carlo IX re di Francia, Filippo II, ecc.) ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] -10; 11, 1-9), è assunta a simbolo di smodato desiderio di potenza.La condanna di Babilonia è uno dei temi centrali dell'Apocalisse di Giovanni: la città appare come una donna ("La donna che hai visto simboleggia la città grande, che regna su tutti i ...
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Arazziere (n. Parigi tra il 1330 e il 1340 - m. forse 1399). Su cartoni di Jean de Bandol eseguì (1375-80) una serie di arazzi con scene dell'Apocalisse (ora nel castello di Angers) commissionatigli da [...] Luigi I d'Angiò. Gli sono inoltre attribuiti gli arazzi con i Nove Prodi del Metropolitan Museum di New York. Il parato di Angers è il più importante complesso di arazzi gotici oggi esistente ...
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Incisore, miniatore (Nördlingen 1500 circa - Lausingen 1570 circa). Tra le opere principali: le miniature per una Bibbia (1532) nella biblioteca di Gotha e le incisioni con scene dell'Apocalisse, fortemente [...] influenzate da H. L. Schäufelein, da H. Burgkmair e da H. Holbein il Giovane. Diede anche numerosi disegni per arazzi ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo: l’A. di Abramo, di...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...