(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle altre opere che portano il titolo di A., questo è seguito dalla designazione del veggente e presunto autore: A. di Abramo, di Baruch, di Elia e Sofonia, di Lamec, di Mosè, di Paolo, di Pietro, di Stefano, ...
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Nome usato in Apocalisse 16, 16 a indicare il luogo dove i re malvagi, alleati della Bestia, si concentreranno nel gran giorno per la guerra contro Dio. ...
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(gr. Νικολαΐται) Eretici di Efeso e di Pergamo, censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15). Secondo Ireneo prendevano nome da Nicola d’Antiochia, uno dei 7 diaconi di cui parlano gli Atti degli Apostoli, [...] ma Eusebio di Cesarea non era dello stesso parere.
Nel Medioevo, specie nel periodo della cosiddetta riforma gregoriana (11° sec.), furono detti n. gli avversari del celibato ecclesiastico. L’accusa di ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] da s. Pietro e s. Paolo.Le prime immagini della G. celeste pervenute all'interno di un ciclo sono quelle dell'Apocalisse di Treviri (Stadtbibl., 31; primo quarto del sec. 9°), dipendenti da un modello italiano del 6° secolo. Le miniature seguono i ...
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Martire a Pergamo, probabilmente sotto Domiziano (festa, 11 apr.); è ricordato nell'Apocalisse (2, 13); la Passio aggiunge particolari fantastici. ...
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Metropolita di Cesarea di Cappadocia (sec. 6º-7º), autore di un commento all'Apocalisse, redatto tra il 532 e il 637; l'opera, fortemente allegorizzante, è importante anche per gli estratti di Padri greci [...] antichi; s'inclina ora a ritenerlo posteriore a quello di Ecumenio di Tricca ...
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Arcangelo il cui nome ricorre in Daniele (10, 13; 10, 21; 12, 1), nell'Epistola di Giuda e nell'Apocalisse (12, 7), dove si accenna alla sua battaglia contro il dragone (Satana). Il suo culto come santo [...] appare diffuso fin dai tempi antichi, prima nelle Chiese orientali e poi a Roma ...
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Vescovo di Pax Iulia (od. Beja, in Portogallo) al tempo del re visigoto Teudi (531-548); autore di un commento all'Apocalisse, largamente sfruttato da Beato di Libana (v.) come mostrano i frammenti di [...] un codice di Copenaghen, già appartenente ad Arias Montano ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] non il Cristo giudice di Ap. 20,11 bensì l'Anonimo circondato dai viventi di Ap. 4,2. È vero che a Fleury tutta l'Apocalisse serve da preludio al g. universale, ma si tratta di una concezione del tutto inusuale; è infatti solo con il sec. 12° che un ...
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Vescovo (3º sec. d. C.) di Arsinoe (el-Fayyūm, Egitto) che in una Confutazione degli allegoristi (in greco), ora perduta, interpretava l'Apocalisse da millenarista; Dionigi d'Alessandria ne confutò (255) [...] le dottrine (nei due libri Sulle promesse), riconducendo, dopo la morte di Nepote, i suoi seguaci all'ortodossia ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo: l’A. di Abramo, di...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...