Esegeta (m. 1271), dapprima scolastico nella cattedrale di Brema, poi francescano nel convento di Staden (Sassonia), dove morì; il suo commento all'Apocalisse fu uno dei primi a interpretare le visioni [...] applicandole ai fatti della storia ecclesiastica contemporanea, tra cui anche la fondazione degli ordini mendicanti ...
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(ebr. Mikā’ēl) Nella Bibbia, uno degli arcangeli: il nome ricorre tre volte in Daniele, una nell’Epistola di Giuda e nell’Apocalisse, dove si accenna alla sua battaglia con il dragone (Satana). La figura [...] si definisce maggiormente nella letteratura extracanonica, soprattutto apocalittica, giudaica e cristiana. Il suo culto come santo appare diffuso fin dai tempi antichi prima nelle Chiese orientali poi ...
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Vescovo di Adrumeto nella Bizacene (sec. 6º); nella questione dei Tre Capitoli si schierò dalla parte di papa Vigilio; autore di un commento all'Apocalisse (basato sull'esegesi di Agostino e di Ticonio) [...] e di un'opera, perduta, sulle eresie ...
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Vescovo di Osma (n. 783 circa - m. inizio sec. 9º); prima monaco e discepolo di Beato di Libana, che a lui dedicò il suo commentario sull'Apocalisse, e in collaborazione col quale scrisse contro l'adozionista [...] Elipando ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] -10; 11, 1-9), è assunta a simbolo di smodato desiderio di potenza.La condanna di Babilonia è uno dei temi centrali dell'Apocalisse di Giovanni: la città appare come una donna ("La donna che hai visto simboleggia la città grande, che regna su tutti i ...
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Scrittore ecclesiastico (n. sec. 3º - m. 304). Fu vescovo di Pettau in Stiria e morì martire sotto Diocleziano. Delle sue opere esegetiche (commenti a Genesi, Esodo, Levitico, Isaia, Ezechiele, Abacuc, [...] Ecclesiaste, Cantico, Apocalisse) e di una polemica antiereticale ci è giunto il commento alla Apocalisse, il cui deciso millenarismo fu attenuato nel rimaneggiamento operato da san Girolamo. ...
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Prete romano, che sotto il papa Zefirino (198-217) scrisse un Dialogo (noto ad Eusebio) contro i montanisti e il loro millenarismo, in cui respingeva come apocrifi l'Apocalisse (da G. attribuita a Cerinto) [...] e altresì (come appare da un frammento di Ippolito, avversario di G.) il Vangelo giovanneo. Ma nel combattere il profetismo dei montanisti, che si richiamavano a Filippo Diacono e alle sue figlie, G. rivendicava ...
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Monaco (m. 789) di Libana (Liébana, nelle Asturie), abate di Valcavado (León); combatté, con il discepolo Eterio di Osma, l'adozionismo di Elipandio di Toledo; il Commento all'Apocalisse, centone ordinato [...] in un tutto organico di brani tratti da commenti anteriori, è prezioso per quanto conserva di quelli perduti (specie Ticonio). Sono perduti i due codici illustrati dell'8º sec. da cui derivarono tutti ...
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Storico del cristianesimo tedesco (Lubecca 1865 - Giessen 1920). Fu professore a Gottinga (1896) e a Giessen (1916). Dopo studî sulla tradizione apocalittica (Der Antichrist, 1895) e un commento all'Apocalisse [...] giovannea (1896), espose l'origine del cristianesimo come inserita in tale tradizione (Die Religion des Judentums, 1903). Quindi gli studî sulla gnosi (Die Hauptprobleme der Gnosis, 1907) lo portarono ...
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(gr. ᾿Αντίχριστος) Il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo, ma che da Cristo sarà annientato nel suo ritorno trionfale (parusia) alla fine dei tempi. Nei Vangeli non si parla espressamente dell’A.; [...] «per virtù di Satana con prodigi mendaci e in ogni sorta di seduzione peccaminosa»; ma il Signore Gesù apparirà e lo annienterà. Nell’Apocalisse, dove la lotta tra Cristo e l’A. è il tema centrale, agli elementi derivati da Daniele (e che alludono ad ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo: l’A. di Abramo, di...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...