NICODEMO
Alfredo Vitti
. Fariseo, membro del sinedrio quale dottore della legge, e quindi autorevole presso il popolo; nel IV Vangelo, che solo ne parla, N. va a trovare di notte "per la prima volta" [...] , pp. 10-64; la siriaca da J. E. Rahmani, Apocryphi Hypomneumata Domini Nostri, in Studia syr., II (1908); l'armena, in Apocrifi armeni, II, Venezia 1898; una versione italiana da un ms. del sec. XV pubblicò C. Guasti, La Passio o Vangelo di Nicodemo ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] dei più antichi vangeli giudeo-cristiani, che s. Girolamo identificava con il Matteo aramaico e che oggi si pensa invece essere un apocrifo della fine del 1° secolo che non ha nulla a che vedere con l'originale del I vangelo canonico) dal Vangelo dei ...
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Filologo e poeta ebreo (Copenaghen 1725 - Amburgo 1805). Visse ad Amsterdam, Copenaghen e Berlino come rappresentante di banca. La sua prima opera è una traduzione in ebraico dell'apocrifo Sapienza di [...] Salomone (1755, pubbl. 1780), cui seguirono, fra gli altri, Yēin Lĕbānōn ("Il vino del Libano", 1775) e Dibrē shalōm wĕ emet ("Parole di pace e verità", 1782), dove W. affronta problemi di linguistica. ...
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Nome di due medici antichi: 1. Medico greco di Siracusa, del sec. 4º a. C., soprannominato anche Zeus, di cui si ricordano varî aneddoti e si hanno citazioni di un carteggio, apocrifo, con Filippo di Macedonia. [...] 2. Tiberio Claudio Menecrate (sec. 1º d. C.), di cui era stata ritrovata l'ara funeraria sulla Via Ostiense (ora perduta), fu medico di Claudio e di Nerone, scrisse molte opere (156 libri). Il suo rimedio ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] e d'incerta lettura, che segue l'opera: "Mille trecento con settantott'anni / veri correvan, quando incominciato / fu questo libro, scritto e ordinato, / come vedete, per me ser Giovanni. […] Ed è per ...
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GIOACCHINO, santo
È, secondo la tradizione cristiana, il padre di Maria Vergine, e sposo di S. Anna (v. anna, 5). Questo nome tuttavia non appare nel Nuovo Testamento, applicato a detto personaggio, [...] ma si fonda, come per Anna, nell'apocrifo Protevangelo di Giacomo. In altri apocrifi allo stesso personaggio sono applicati i nomi di Sadoq, o Jonachir, o Eliacim, o altri.
Il suo culto è molto antico presso i Greci, e già nel sec. IV fu costruita in ...
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SALOMONE (Salomon, Σαλομῶν, Σολομῶν)
S. Manganaro
Figura di re giusto, di savio e di mago, formatasi sulla base di alcuni passi del Libro dei Re (I Re, v, 12) per un processo oscuro, maturato in epoca [...] ellenistica. Del I sec. a. C. è il libro apocrifo La Saggezza di Salomone; del I d. C. il ritratto che di S. mago presenta Flavio Giuseppe (Ant. Iud., viii, 45); del III-IV sec. d. C. il Testamentum Salomonis, operetta greca giuntaci in varie e ...
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Figlia del sacerdote egizio Putifarre e sposa di Giuseppe. La leggenda tardiva, volendo discolpare Giuseppe dell'accusa di aver sposato una straniera, e d'altra religione, la fa figlia di Dina in seguito [...] alla violenza portatale da Sichem. A tale leggenda molti critici riferiscono il Libro o Preghiera di A., apocrifo greco, con versioni in siriaco (sec. 6º), armeno, etiopico, slavo e latino (sec. 13º). In esso, però, la castissima A. non è presentata ...
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Nome (dal lat. mediev. gradalis «vaso, recipiente», da cui il fr. Graal) dato in un ciclo leggendario medievale al calice o piatto usato da Gesù nell’Ultima Cena o al recipiente in cui si conservava il [...] suo sangue. La leggenda del G., formata da una fusione di elementi derivati dal Vangelo apocrifo di Nicodemo e da scritti affini che raccontavano la storia di Giuseppe d’Arimatea, e di altri appartenenti a leggende celtiche, narra di un eroe puro ( ...
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DIODOROS (Διόδωρος Diodorus)
P. E. Arias
4°. - Toreuta. In un epigramma dell'Antologia (Ant., i, p. 172, n. 16) attribuito a Platone si loda D. per aver raffigurato un dormiente. Le espressioni di lode [...] sono identiche a quelle che Plinio (Nat. hist., xxxiii, 56), rivolge al cesellatore Antipater. È probabile che l'epigramma sia apocrifo. Il soggetto dell'opera lodata di D. è proprio dell'età ellenistica.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, II, ...
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apocrifo
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...