apoditticoapodìttico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. apodicticus, dal gr. apodeiktikós "dimostrativo"] [FAF] Nella logica, che deriva da un rigoroso processo (apodissi) di dimostrazione della validità [...] di una singola proposizione mediante la sua deduzione da un'altra verità più generale. ◆ [FAF] Giudizio a. (contrapp. ad assertorio e problematico): (a) quello in cui l'affermazione o la negazione si considerano ...
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Northrop
Northrop 〈nòot'rëp〉 [FAF] Correlazioni epistemiche di N.: tipo di definizione coordinativa che tende a individuare quanto del concetto di oggetto possa sopravvivere dopo la rivoluzione e quanto [...] vada rigettato in quanto apodittico o non necessario: v. spazio e tempo: V 442 f. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] empiriche della relatività generale.
Come abbiamo già detto, secondo Reichenbach, Kant aveva sbagliato a insistere sul carattere apodittico dell'a priori, mentre era nel giusto quando ne sottolineava il ruolo costitutivo nel processo di cognizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La meccanica
Michele Camerota
La meccanica come scienza
Alessandro Piccolomini (1508-1579), letterato, filosofo naturale e grande divulgatore scientifico, alla metà del Cinquecento determinava l’oggetto [...] credito nella seconda metà del Cinquecento e nei primi decenni del Seicento.
Perfino un risoluto sostenitore del formalismo apodittico come Dal Monte non riuscì a prescinderne completamente e, pur nell’ambito di una trattazione largamente ispirata ...
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apodittico
apodìttico agg. [dal lat. tardo apodictĭcus, gr. ἀποδεικτικός «dimostrativo»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che riguarda l’apodissi e partecipa quindi del suo carattere di necessità logica: il processo a.; per estens.,...
apodittica
apodìttica s. f. [dall’agg. apodittico]. – Parte della dialettica che ha il compito di dimostrare la verità di un principio per mezzo del puro ragionamento, senza ricorrere a prove di fatto.