Poeta e saggista italiano (Milano 1922 - ivi 2010). Studioso del Seicento, della poesia simbolista e della letteratura del primo Novecento, E. è stato autore di una poetica che è il frutto della rielaborazione [...] una lezione ermetica alleggerita dal confronto con i maestri francesi del disincanto ironico e delle melodie orecchiabili (da Apollinaire a Prévert) e con una poetica degli oggetti di marca lombarda, secondo l'indicazione di L. Anceschi. Insieme ...
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(ceco poetismus) Movimento letterario e artistico fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930. Preceduto nel 1922 dalla fondazione del gruppo Devětsil («Il farfaraccio»), il p. raccolse intorno al teorico K. [...] influssi delle avanguardie europee (il futurismo italiano e il cubofuturismo russo, il dadaismo e la poesia di G. Apollinaire e B. Cendrars, il costruttivismo russo e il Bauhaus), riscoprirono arti considerate minori, si entusiasmarono per gli eroi ...
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Scrittore e pittore statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1894 - North Conway, New Hampshire, 1962). Narrò le sue esperienze della prima guerra mondiale in The enormous room (1922). Dal 1920 visse per [...] , 1953). La sua poesia è caratterizzata dall'impiego di mezzi tipografici insoliti, in parte mutuati da G. Apollinaire, da eccentricità linguistiche e di punteggiatura, insomma da una ricerca di mezzi espressivi per un'ispirazione estremamente ...
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Poeta e saggista italiano (Taranto 1905 - Camaiore 1984); dopo le peregrinazioni di una giovinezza disordinata e avventurosa (fu marinaio e partecipò all'impresa fiumana di D'Annunzio), trovò la propria [...] ; Le ombre dispettose, 1974; Fughe provvisorie, 1978. La personale risalita di C. ai grandi simbolisti, per il tramite prossimo di Apollinaire e in un intrico di suggestioni mediterranee (da Campana a Lorca, a Éluard), approdò a una lingua poetica di ...
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ŠAGAL, Mark
Pittore russo (noto sotto la grafia francese di Chagall), nato nel luglio del 1887 a Witebsk. Fece i suoi primi studî alla scuola della Società per l'incoraggiamento all'arte di Pietroburgo. [...] di Molière nel 1935), e illustrò a disegni parecchie pubblicazioni. A Parigi, S. appartenne al Circolo artistico di G. Apollinaire. Suoi quadri si trovano in parecchie gallerie europee d'arte moderna. L'opera sua, molto importante, ebbe una notevole ...
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SOFFICI, Ardengo
Luigi Corsetti
(Ardengo Amedeo Maria). – Nacque il 7 aprile 1879 al Bombone, frazione del comune di Rignano sull’Arno (Firenze), unico figlio di Egle Zoraide Turchini, proprietaria [...] di origine russo-polacca la cui casa in boulevard Raspail fu luogo d’incontro per letterati e artisti, come Guillaume Apollinaire, Rousseau, Pablo Picasso. In febbraio fu pubblicato, su La Revue blanche, rivista d’avanguardia, un disegno di Soffici e ...
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(pseud. di Bisk, Anatole)
Critico d'arte, critico letterario, scrittore e poeta francese, nato a Odessa il 28 marzo 1919. Cresciuto in Belgio, combatte per la Francia libera nel 1941-42. Arrivato a New [...] non riesce a risvegliare il ricordo: la poesia è dunque apertura sull'immaginazione e conquista della libertà interiore. Prix Apollinaire 1952 per Langue morte, Prix Sainte-Beuve 1957 per Premier Testament, Prix Max Jacob 1960 per Deuxième Testament ...
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Poeta, nato a Santander il 3 ottobre 1896. Studiò lettere nell'università di Salamanca e si laureò in quella di Madrid. Ha viaggiato a lungo in Europa, America e nelle Filippine. Ha svolto anche attività [...] "creazionismo", che in Spagna si chiamò "ultraismo", e in Manual de Espumas, in cui si avverte l'influenza di G. Apollinaire e del cileno Vicente Huidobro, volle tentare, com'egli stesso scrisse, "una trasposizione poetica di quel che era allora il ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] composte a Genova nel 1925 e 1928, ossia Heures d'été e L'adieu (su testo, rispettivamente, di A. Samain e G. Apollinaire). Rientrato in Italia, il C. completò a Roma la sua formazione musicale con A. Casella da cui desunse il "concetto costruttivo e ...
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naïf, arte Forma d’arte che non ha un legame immediato con il mondo culturale, sia esso accademico o d’avanguardia, e non s’inserisce neppure in una tradizione di tipo artigianale, distinguendosi anche [...] , che occupa certamente un posto notevole per la portata della sua arte. Nota è la sua amicizia con A. Jarry, G. Apollinaire, P. Picasso, i Delaunay; l’arte di Rousseau produsse un’impressione profonda in questi artisti, anche se la sua scoperta era ...
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orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...
poetismo
s. m. [dal cèco poetism, der. del lat. pŏēta «poeta»]. – Movimento letterario e artistico cèco, fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930, i cui seguaci, fondandosi sull’ideologia marxista e rifacendosi ad Apollinaire, alla pittura cubistica...