Poeta latino (n. forse Sezze - m. tra l'89 e il 92 d. C.). Della sua vita si sa pochissimo; fu quindecemvir. Di lui rimane un poema epico, Argonautica, in 8 libri (l'8º è interrotto), sulla spedizione [...] , come appare dalla dedica, dopo l'elezione imperiale di Vespasiano. Fonte principale degli Argonautica fu il poema di ApollonioRodio, la cui materia però V. F. non seguì passivamente, bensì sopprimendo, abbreviando e mutando, cercando di dare un ...
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Prelato e umanista (Venezia 1733 - ivi 1804). Dopo aver occupato varie cariche nella repubblica, rimasto vedovo (1762), passò al servizio della Chiesa, e fu uditore di Rota (1777) e cardinale (1798); ordinato [...] sacerdote, divenne patriarca di Venezia (1801). Pubblicò varî scritti letterarî, e le traduzioni dell'Apologia di Socrate di Platone e delle Argonautiche di ApollonioRodio. ...
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(gr. ᾿Αλκίνοος) Mitico re dei Feaci di Scheria; figlio di Nausitoo, sposo di Arete, da cui ebbe Nausicaa e cinque figli maschi. Nell’Odissea, sovrano saggio e ricco, ospita Ulisse nel suo palazzo e lo [...] fa poi riaccompagnare in patria. ApollonioRodio narra come A. accogliesse Giasone e Medea inseguiti dai Colchi. ...
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Poeta greco di Colofone (prima metà del 4º sec. a. C.), autore della Tebaide (θηβαῖς), poema di imitazione omerica, in 24 libri, sulla guerra dei Sette contro Tebe, di cui restano scarsi frammenti (circa [...] ; fu ammirato dai dotti alessandrini per la sua erudizione e per la ricerca eziologica dei miti, imitato da ApollonioRodio, ma avversato da Callimaco. Nel poema elegiaco Lyde (Λύδη: superstiti pochi frammenti), che prendeva il titolo dalla donna ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] che aveva avuto sino allora validità di legge (v. epopea greca), anche nell'epos maggiore, con la Medea di ApollonioRodio. L'amore era stato nell'età attica ancora qualcosa di molto poco complicato: esso aveva per oggetto meretrici straniere, quando ...
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Basinio di Vincenzo nacque a Vezzano (Parma) nel 1424. Frequentò la scuola di Vittorino a Mantova, dove trovò anche Teodoro Gaza, stabilitosi colà sin dal 1442. Sotto questi due maestri formò la sua cultura [...] epica fu un appassionato assimilatore della cultura greca; nell'Astronomicon prese a modello Arato, negli Argonautica ApollonioRodio, nell'Hesperis Omero; ma nell'Hesperis, innestando sulle invenzioni dell'Iliade e dell'Odissea le invenzioni ...
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Bartolomeo di Giampietro della Fonte (Fontius) nacque a Firenze nel 1445 e ivi morì nell'ottobre 1513. Seguì (fin dal 1464) i corsi di Cristoforo Landino e dell'Argiropulo nello studio pubblico e le lezioni [...] mosse più.
Commentò Persio, Giovenale e Valerio Flacco; allestì l'edizione principe di Cornelio Celso (1478), tradusse ApollonioRodio e altri autori minori. Esercitò con notevole acume e successo la critica del testo, soprattutto negli emendamenti ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] notizia nuova, ma ha anche suscitato nuove difficoltà. La lista che par più credibile, è la seguente: Zenodoto 290 circa -270; ApollonioRodio 270-260; Callimaco, 260-240 circa; Eratostene, 240-195; Aristofane di Bisanzio, 195-180; Aristarco, 180-146 ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] ; Lorenzo di Francesco di Alopa (1494-96) con belle edizioni greche, tra cui l'Anthologia Graeca (1494), l'Argonautica di ApollonioRodio (1496), ecc. Nel 1497 s'inizia in Firenze l'attività tipografica dei Giunti per opera di Filippo.
Nel sec. XVI ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] periti nel sec. III. Del pari Quintiliano c'informa (X, 1,54) che Aristarco e Aristofane non avevano compreso ApollonioRodio nella loro lista, perché questa non comprendeva contemporanei. A queste asserzioni non è facile negar fede, tanto più che ...
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rodio1
ròdio1 agg. [dal lat. Rhodius, gr. ῾Ρόδιος]. – Di Ròdi, isola della Grecia, nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso. È usato soprattutto (in concorrenza con rodiese) in riferimento all’antichità: l’arte, la ceramica, la scultura...