FELICE MARIA da Napoli (al secolo Gaspare Garzia Alonzo)
Mario Ajello
Nato il 6 febbr. 1712, probabilmente a Napoli, da genitori spagnoli, in molte fonti è indicato, oltre che con il cognome del padre [...] grandi difficoltà con la censura. Ma proprio in quegli anni egli venne accusato di vari reati, e addirittura di apostasia, dai superiori dell'Ordine. La condanna giunse il 4 maggio 1752: quattordici mesi di carcere formale e varie pene canoniche ...
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CALEPIO, Giovanni Girolamo
Pietro Stella
Nato a Bergamo il 2 marzo 1732 dal patrizio Corrado e da Giulia degli Abati, entrò giovanissimo fra i benedettini cassinesi nel monastero di S. Paolo d'Argon [...] nella storia del Vecchio e del Nuovo Testamento, e descritta da Padri della Chiesa e da scrittori autorevoli. Quest'apostasia non era da intendere come uno scisma, ma come interna corruzione della compagine ecclesiale. Nell'infedeltà sarebbero caduti ...
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FRANGIPANI, Ottavio Mirto
Stefano Andretta
Nacque a Napoli da Silvio Mirto e Laura della Gatta l'11 apr. 1544. L'avvio promettente dello zio Fabio Mirto nella carriera ecclesiastica, già vescovo di [...] problemi politici e religiosi che avevano turbato il suo predecessore G.F. Bonomi. Innanzitutto, la questione della clamorosa apostasia dell'arcivescovo di Colonia, G. Truchsess, che aveva provocato una rivolta armata di vaste proporzioni e un ...
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PIETRO, da Todi (Pietro <apost>de Sapitis<apost>).– Nacque in una data imprecisata (comunque entro il 1280)
Raffaella Citeroni
a Todi.
In due atti del 1317 egli si qualifica anche con il [...] e con decisione sia nella riforma della disciplina, contrastando gli abusi più gravi, i – pochi – casi di apostasia, le mitigazioni nelle osservanze regolari, nell’obbedienza, nel rispetto del regime dei digiuni e della povertà (decreti del ...
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FALCO, Giovenale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Cuneo (e non a Luni come affermano alcuni autori), a quanto si desume da un documento del 1634 nell'Archivio della Congregazione di Propaganda Fide. Non si [...] il suo coadiutore. Il Pilotti chiedeva a Propaganda Fide che gli fosse tolta la scomunica e inoltre accusava il F. di apostasia, indecenza e "suspetto, d'heresia".
Il 28 dic. 1637 il Pilotti scrisse ancora a Roma da Rusich sul Danubio per accusare ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] e si trasferì a Genova, dove si guadagnò da vivere come precettore in casa Spinola. Si trattò dunque di una vera e propria apostasia, anche se di breve durata.
Dopo pochi mesi rientrò nell'Ordine; fu, in un primo momento, relegato in convento a Siena ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] nel 1546, Cornelio Adelkind definisce il Levita "uomo privo di progenie", espressione in cui si è vista un'allusione all'apostasia del nipote.
Ad ogni modo la famiglia fece immediatamente ritorno a Venezia per tentare di far recedere Yosef dalla sua ...
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ARCHETTI, Giovanni Andrea
Lajos Pàsztor
Nacque a Brescia l'11 sett. 1731 da Pietro e da Paola Giroldi; la famiglia, di ricchi mercanti, in seguito all'acquisto del feudo di Formigara nel distretto di [...] uniati dell'Ucraina e della Lituania, considerati dagli ortodossi come dei rinnegati, e perciò vessati e costretti all'apostasia. L'A. doveva ottenere anche la pubblicazione del breve di scioglimento della Compagnia di Gesù in Prussia e nella ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] gentiluomo, anch'egli "sedotto dagl'anabattisti", cui tenne un sermone alla presenza di tutti, rimproverandolo aspramente per la sua apostasia. Il gesuita tornò l'indomani nella casa del Provana, ma anche questa volta non fu ammesso a parlare da solo ...
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BERNINI, Domenico Stefano
Antonio Rotondò
Nacque a Roma, ultimo di undici figli, il 3 ag. 1657 da Gian Lorenzo e da Caterina Tezio. Entrò, quattordicenne, nella Compagnia dei gesuiti, ma ben presto, [...] , da s. Pietro a Innocenzo XII. La distinzione tradizionale (s. Agostino, ecc.) fra "eresia", "scisma" e "apostasia" definisce i limiti della trattazione. L'esposizione delle dottrine ereticali è, coerentemente col fine apologetico dell'opera, in ...
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apostasia
apostaṡìa s. f. [dal lat. tardo apostasia, gr. ἀποστασία «defezione», der. di ἀϕίστημι «distaccarsi»]. – 1. Ripudio, rinnegamento della propria religione per seguirne un’altra. In partic., nel diritto canonico cattolico, l’abbandono...
apostasi
apòstaṡi s. f. [dal gr. ἀπόστασις «separazione», der. di ἀϕίστημι «separare»]. – In botanica: 1. Allungamento anormale del ricettacolo d’un fiore, in seguito al quale i verticilli si risolvono in spirali. 2. Separazione dei singoli...