URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] des guerres d'Italie. La France et l'Italie au temps du Grand Schisme d'Occident, Paris 1936; N. Forenza, Giuliano l'apostata, il pastorale e Urbano VI nella cattedrale di Acerenza, Molfetta 1937; L. Ermini, Onorato I Caetani, conte di Fondi e lo ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] testi); P. A. Welsby, George Abbot, London 1962, pp. 105 ss., A. Russo, M. A. D. arcivescovo di Spalato e apostata, Napoli 1964; 350-godišnjica djela "De republica ecclesiastica" (350° anniversario del "De r. e.", in Encyclopaedia moderna, V-VI (1967 ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] profezia secondo la quale gli Ebrei sarebbero tornati a costituire il popolo eletto sostituendo la gentilità cristiana apostata: egli profetizzava, infatti, che gli Ebrei, una volta convertiti, avrebbero conquistato alla vera fede tutte le nazioni ...
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ELIA d'Assisi (Elia da Cortona, al secolo Buonbarone)
Silvana Vecchio
Nacque probabilmente ad Assisi intorno al 1170-11 80. Le fonti che ci hanno tramandato i suoi dati biografici (quasi tutte francescane, [...] . Alla fine del XIV secolo la trasformazione dell'immagine di E. è ormai un fatto compiuto; la leggenda del frate apostata e scomunicato è pronta per essere tramandata ai secoli successivi.
Fonti e Bibl.: Ubertinus de Casali, Arbor vitae crucifixae ...
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Islamismo
Gilles Kepel
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il risveglio islamico: gli uomini e le poste in gioco. 3. La svolta degli anni settanta. 4. La nuova ideologia islamista. 5. Tecnici e ulema. 6. [...] gli ulema, colpevoli di essere diventati i lacchè inturbantati del potere, e terminava invocando l'esecuzione di Sādāt, ‟apostata dell'Islam nutritosi alla tavola del sionismo e dell'imperialismo". Il manifesto era pieno di citazioni tratte dal ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] i debiti assunti da questo. Senza risparmiare nella lettera al medico dell'imperatore l'imbarazzante riferimento a Giuliano l'Apostata, autore di una legge analoga, si faceva interprete diretto di Cristo ("per servum ultimum suum et vestrum"), verso ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] gettare discredito sulla sede romana per le ragioni che si vedranno): le fonti lo ricordano, in effetti, sia come apostata sia come martire.
Dopo la sua morte, le difficili condizioni politiche suggerirono di attendere la fine della persecuzione per ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] pp. 238-239). Il cardinal Fossati afferma: «La fede è quella che ci salva, una fede viva, non quale la indicò l’apostata Lutero per cercare un compromesso e un palliativo al suo atto di ribellione alla Chiesa e alla sua conseguente vita di disordini ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] di Lutero. Soffocato dai giudizi morali, il padre della Riforma esce malconcio dai trattati di stampo tradizionale: «apostata, invidioso, impuro, ubbriaco», strumento del Male («diaboli discipulus»), mosso da arroganza e, quel che è peggio, da ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] Montanelli, Torino 1853, «La Civiltà cattolica», 1853, III, pp. 666-679, a p. 670 Montanelli, definito «apostata», veniva accomunato «col Lambruschini che vuol dichiararsi evangelico, combattendo il cattolicismo farisaico».
13 Lettera a Gino Capponi ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).