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apostrofe

Enciclopedia on line

Figura retorica per la quale chi parla interrompe la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente la parola a concetti personificati, a soggetti assenti o scomparsi, o anche al lettore. Quando è accompagnata da toni violenti, ironia o sarcasmo, è detta invettiva ... Leggi Tutto
CATEGORIA: CRITICA RETORICA E STILISTICA
TAGS: FIGURA RETORICA
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apostrofe

Enciclopedia Dantesca (1970)

apostrofe Francesco Tateo Originariamente collegata con l'oratoria forense (consisteva essenzialmente nel volgere le spalle ai giudici per rivolgersi al pubblico o all'imputato), l'a. fu considerata [...] Goffredo di Vinsauf inseriva fra i generi di a. (De Arte versificandi, 27). La forma dialogica frequente nella Commedia comporta spesso l'apostrofe. Non è il caso di ricordare l'appello di D. al ‛ maestro ', e quello di costui al ‛ figliuolo ', né l ... Leggi Tutto

tibi

Enciclopedia Dantesca (1970)

tibi Dativo del pronome latino, riferito a D. nell'apostrofe con cui Cacciaguida lo accoglie nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianua reclusa? (Pd XV 29). Un'altra [...] occorrenza del pronome si registra nel ‛ descort ' trilingue: Rime dubbie V 2 quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude ... Leggi Tutto

Cappelletti

Enciclopedia Dantesca (1970)

Cappelletti Vincenzo Presta . La famiglia C. è nominata da D. nell'accorata apostrofe ad Alberto Tedesco: Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, / Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura: / color già [...] tristi, e questi con sospetti! (Pg VI 106-108). La giustapposizione dei C. ai Montecchi in evidente rapporto con l'altra coppia di nomi, fuorviò quasi tutti i commentatori antichi, i quali ritennero i ... Leggi Tutto
TAGS: GIULIETTA E ROMEO – APOSTROFE – MONTICOLI – VERONA – TORINO
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meus

Enciclopedia Dantesca (1970)

meus Il nominativo del possessivo latino è adoperato, con funzione di vocativo, nell'apostrofe con cui Cacciaguida si rivolge a D.: O sanguis meus... (Pd XV 28; cfr. Aen. VI 83 " proice tela manu, sanguis [...] meus ") ... Leggi Tutto

gozzo

Enciclopedia Dantesca (1970)

gozzo Bruna Cordati Martinelli In If IX 99, a indicare la " gola " canina di Cerbero; sta nell'apostrofe che il messo del cielo rivolge ai più di mille... / da ciel piovuti (VIII 82-83) che tentavano [...] d'impedire il. passaggio alla città di Dite. Il monito severo è espresso in linguaggio fortemente ‛ comico ': l'indicazione del mento e del g. di Cerbero pelato dall'attrito con la catena di Ercole è assai ... Leggi Tutto

persuasione

Enciclopedia Dantesca (1970)

persuasione Francesco Tateo Costituisce, per la dottrina classica, il fine precipuo della retorica. D. ne tratta commentando la canzone Voi che 'ntendendo (Cv II), per spiegare la ragione dell'apostrofe [...] (v.) iniziale della lirica, nella quale il poeta si rivolge alle intelligenze celesti e le invita a prestare ascolto alle sue parole. Seguendo l'insegnamento della Rhetorica ad Herennium (I III 7) riguardo ... Leggi Tutto

Deh peregrini che pensosi andate

Enciclopedia Dantesca (1970)

Deh peregrini che pensosi andate Eugenio Chiarini . Sonetto del cap. XL della Vita Nuova, introdotto da una razo che ne precisa l'occasione e il sentimento e indica altresì il processo di trasposizione [...] , pensa, piangerebbero essi pure se io li potesse tenere alquanto e dir loro parole di quella gentile. Ed ecco il ricorso all'apostrofe: Onde, passati costoro da la mia veduta, propuosi di fare uno sonetto, ne lo quale io manifestasse ciò che io avea ... Leggi Tutto

Iulo

Enciclopedia Dantesca (1970)

Iulo Nome che ricorre soltanto una volta, in Ep VII 17, in una diretta citazione che D. fa da Virgilio: Ascanium surgentem et spes heredis Iuli / respice (Aen. IV 274-275), nell'apostrofe che rivolge [...] a Enrico VII per indurlo a investire al più presto col suo esercito Firenze, la Myrrha scelestis et impia in Cinyrae patris amplexus exaestuans (§ 24). V. ASCANIO; Giovanni Re di Boemia ... Leggi Tutto

buccolico

Enciclopedia Dantesca (1970)

buccolico Enrico Malato . L'aggettivo è usato una sola volta da D. (Pg XXII 57), come attributo della poesia di Virgilio, 'l cantor de' buccolici carmi, indicato con questa perifrasi con chiaro riferimento [...] all'apostrofe che poco più avanti (vv. 70-72) Stazio rivolgerà al poeta mantovano, parafrasando i primi versi della quarta egloga delle sue Bucoliche. Il richiamo alle Bucoliche invece che all'opera maggiore di Virgilio, e in particolare ai vv. 5-7 ... Leggi Tutto
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Vocabolario
apòstrofe
apostrofe apòstrofe s. f. [dal lat. apostrŏpha, apostrŏphe, gr. ἀποστροϕή, der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – 1. Figura retorica per la quale chi parla interrompe d’un tratto la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente...
apostrofare¹
apostrofare1 apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...
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