INFORMATICA
Paolo Ercoli
Alberto Marini
Con il termine informatica, neologismo di origine francese, s'indica attualmente una nuova ed emergente disciplina, la quale si occupa di particolari rappresentazioni [...] può pensare che costituiscano un linguaggio sul precedente alfabeto ampliato con i simboli di spaziatura fra parole e di apostrofo.
Costituiscono un linguaggio anche i teoremi di una teoria formalizzata: in tal caso l'alfabeto comprende lettere per ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] diacritici che allora si usavano: l'accento acuto, lo spirito aspro, l'accento grave, lo spirito dolce, l'accento circonflesso, l'apostrofo, la lunga, il segno di unione (ὑϕέν), la breve, il segno di separazione.
Di regola l'epigrafia non fa uso di ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] , ma una Università accanto a un’Università).
Questo quadro può contribuire a spiegare, per analogia, l’indebita estensione dell’apostrofo sia dopo qual in qual è, sia dopo il maschile un, dove è relativamente estesa, come pure la sua saltuaria ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] e il Dante del 1502 spostò tali segni in edizioni di opere volgari, e introdusse, mutuati dal greco, l'uso dell'apostrofo, degli accenti e del punto e virgola, accogliendo indicazioni e suggerimenti che gli provenivano da Bembo.
Nel greco il M. si ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] di creare, in certi casi, un cumulo di consonanti (come in femmn «donna»); sporadicamente si segna un semplice apostrofo (cundent’ «contento»).
Alcuni dialetti mediani di transizione verso il tipo meridionale (ad es., quelli di Ceccano, Ferentino ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] la cancellazione di schwa, cioè la sua interpretazione come zero (srnat per [sərəˈnatə/] «serenata»), oppure l’uso di un apostrofo o apice.
Nel resto del territorio, l’Abruzzo spicca per la sua tendenza a rappresentare graficamente lo schwa con -e ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] di Sanremo del 1980 – nonostante un profondo cambiamento dei costumi sociali – l’epiteto «Wojtylaccio!» con cui Roberto Benigni apostrofò Giovanni Paolo II, sdoganando la satira papale e religiosa, costò al comico toscano una denuncia, mentre una ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...