Banchiere e mecenate (Roma 1491 - ivi 1557); ampliò le attività bancarie del padre Antonio, trasferitosi da Firenze a Roma, ed ebbe l'appalto di varie gabelle pontificie. Si impose particolarmente dopo [...] la morte di A. Chigi e prestò somme cospicue al duca Carlo di Savoia e a Enrico II di Francia. Mecenate, fu in rapporto con Raffaello, Michelangelo, Cellini, Vasari, ecc. Ma soprattutto è noto per l'interesse ...
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CABELLOTUS
BBeatrice Pasciuta
Il termine ha accezioni ampie, ma nel caso specifico dell'assetto amministrativo del Regno in età fridericiana si può restringere l'ambito a quei soggetti che prendevano [...] caso della gabella della seta di Calabria. Angelo de Marra (v.), camerario di Terra di Lavoro e del Principato, aveva appaltato questa gabella per gli anni 1239-1240 a un gruppo di mercanti di Scala, Giovanni Spina, Leone Pullinus, Sergio de Bonito ...
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telonai Nell’antica Grecia, gli esattori delle imposte indirette. Attestati nell’Atene del 5° e 4° sec. e in molte città ellenistiche, i t. ottenevano, acquistandolo dallo Stato, l’appalto della riscossione [...] di vari balzelli; erano liberi o meteci, spesso riuniti in collegi il cui capo era responsabile di fronte allo Stato ...
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Comune della prov. di Roma (92,3 km2 con 4162 ab. nel 2007), situato sui Monti della Tolfa.
Sorse dopo la scoperta, nel 1462, di ricche cave di allume di rocca, che Leone X diede in appalto ad Agostino [...] Chigi, signore della Tolfa; dal sec. 19° le cave hanno gradatamente perduto di importanza. Nella zona di A. sono stati rinvenuti un abitato e necropoli con tombe a incinerazione del Bronzo Medio, riferibili ...
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Nell’antica finanza napoletana, termine in uso fino all’inizio del 19° sec. per indicare gabella o imposta indiretta di consumo; significò anche rendita garantita dalle entrate fornite dalla gabella stessa, [...] cioè fondo pubblico o luogo di monte. Altrove, anche appalto delle gabelle e dogane in genere. ...
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Presso gli antichi Romani, dazio d’importazione dovuto sia dalle regioni esterne dell’Impero sia dalle province limitrofe per le merci introdotte via terra o marittima o fluviale. Durante la Repubblica, [...] alla sua esazione si provvedeva con il sistema dell’appalto a società di publicani; durante l’Impero se ne incaricarono dapprima appaltatori singoli (conductores), poi (da Commodo in poi) i procuratores imperiali. ...
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Figlio (Leeuwarden 1711 - L'Aia 1751) di Giovanni Guglielmo Friso, principe di Nassau-Dietz, fu il primo statolder a riunire (1747) tutte e sette le province della repubblica sotto il proprio governo. [...] Attuò diverse riforme, tra cui l'abolizione del sistema d'appalto delle imposte. ...
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BORSELLI, Sebastiano (Bastiano)
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Figlio di Cristoforo, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XV a Volterra, e si distinse anzitutto come ambasciatore del Comune volterrano nel conflitto [...] del Sasso. Fatta esaminare la richiesta da una commissione di quattro persone, il Comune nell'agosto dello stesso anno concesse l'appalto per la durata di cinquant'anni. Ma visto che l'iniziativa del Capacci e dei suoi soci ebbe successo, alcuni ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] il padre lasciò definitivamente intorno al 1750 per Milano, dove assunse la guida della società che ebbe in appalto per oltre un ventennio la Ferma generale della Lombardia austriaca, il G. trascorse l'infanzia, affidato alla nonna materna Elena ...
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appalto
s. m. [lat. mediev. appaltum, forse dal lat. ad pactum «a contratto»]. – 1. Contratto col quale una parte (appaltatore) assume, con organizzazione di mezzi necessarî e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di...