La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] solo la ‘prigionia’ non ottenne gli effetti desiderati, apparendo all’opinione pubblica col passare degli anni sempre meno reale eterna’, dato che il paese sarebbe caduto nelle mani dei radicali e la dinastia dei Savoia, fino ad allora in qualche ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] dei marmi6. Pare arduo, quindi, intravedere un radicale mutamento rispetto alle logiche che in passato avevano determinato tutto a sé»47. Anche se la mia affermazione può apparire paradossale, sul breve periodo il riformismo regalista illuminato e la ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] una Chiesa ‘di popolo’, e rigettò sempre le posizioni dei radicali che, nell’ambito del Risveglio, tendevano a generare piuttosto Chiese proprio da quel problema risorgimentale una specificità che appare irriducibile a una ‘normalità’. Non è questo ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] La setta, secondo Troeltsch, ha come ideale uno stato di natura radicale in cui non vi è bisogno dello Stato, né dell'esercito, di attenuazione delle caratteristiche tipiche della setta tuttavia appare criticabile. Egli infatti non discrimina tra i ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] sociale. La beneficenza, il patronato, l’elemosina, apparivano così del tutto insufficienti: al cristiano si richiedeva l di migliaia di uomini e di donne. Molti mettono in pratica radicali scelte di vita, entrando spesso in rotta di collisione con i ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] esercito che da laico si profuse per un cambiamento radicale della Chiesa piana, laddove il cattolicesimo stentava a di Roma e nell’ora solenne in cui lo splendore dell’Urbe appare rinnovato al cospetto del popolo italiano e di tutti i popoli […] ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] le proposte dei fautori di un impegno riformistico più radicale, come avvenne sul problema della natura giuridica della che una formale dichiarazione del concilio sulla questione non appariva necessaria.
Era un modo elegante di aggirare l'ostacolo ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] elevati risultati la Chiesa doveva abbandonare i toni e gli apparati della tenzone per fede e collocarsi sulla nuova frontiera, di ottenuto il voto dei cattolici per frenare la minaccia radicale e socialista, contro pallidi impegni a sostegno dei più ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] e sociali che nel giro di pochi anni avrebbero radicalmente modificato il volto del paese, continuò infatti a trovare interno della stessa vita della Chiesa; una penetrazione che appariva la conseguenza di un progressivo venir meno della tradizionale ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] e al papato romano: in entrambi gli scritti Costantino appariva come uno strumento dell’Anticristo e non come una as in the Time of the Apostles”. Uses of History in the Radical Reformation, Kitchener 2005, pp. 140-142, testo di riferimento anche per ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella locuz. risposta n., di chi risponde...