GIURASSICO (o Giura, o Giura-liassico)
Carlo Fabrizio Parona
Così A. Brongniart e A. von Humboldt denominarono il secondo sistema (o periodo) del Mesozoico, che nella regione del Giura assume un caratteristico [...] Nelle Alpi Apuane, nel M. Pisano e altrove in Toscana abbiamo una serie simile a quella lombarda. Nell'AppenninoCentrale, a Rocchetta presso Arcevia, affiora un calcare bianco a piccoli Bivalvi, forse equivalente degli strati superiori a Posidonomya ...
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LATIFONDO (lat. latifundum)
Raffaele Ciasca
In tema di latifondo, è da avvertire che ve ne sono in ogni parte d'Europa, e non solo in paesi agrariamente meno progrediti dell'Italia, quali l'Ungheria [...] o di altre regioni. Ad es., il latifondo a pascolo della Campagna Romana è collegato con l'economia rurale di tutto l'Appenninocentrale, colleganza divenuta più intima negli ultimi 130 anni, da quando pastori e proprietari di greggi della regione ...
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GREGORIO I papa, detto Magno, santo
Ottorino BERTOLINI
Giampiero PUCCI
Nacque intorno al 535 in Roma. La madre Silvia era di nobile stirpe, discendente dall'illustre gens Anicia; il padre, Gordiano, [...] . Dalla sua sede di Ravenna era già molto se riusciva a mantenere le comunicazioni con Roma attraverso l'Appenninocentrale, continuamente esposto agli attacchi dei Longobardi di Spoleto. Nell'incalzare del pericolo, G. non esitò a prendere cgli ...
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VILLANOVIANA, CIVILTÀ
Ugo Rellini
. La civiltà detta di Villanova è una delle più importanti della prima età del ferro (v. ferro, civiltà del), la cui conoscenza è fondamentale per la preistoria della [...] . La più sicura conquista dell'indagine scientifica sta nell'aver dimostrato che tanto a sud quanto a nord dell'Appenninocentrale la civiltà villanoviana propriamente detta è il substrato sicuro dell'etrusca.
Il dibattito sull'origine della civiltà ...
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VIOLA
Fabrizio Cortesi
Botanica. Genere di piante Dicotiledoni Archiclamidee della famiglia Violacee (Linneo, 1735), comprendente oltre 300 specie che, secondo altri autori, debbono ridursi a metà e [...] specie diffuse dal piano ai monti: fra queste sono endemiche V. Comollia Mass. delle Alpi Valtellinesi, V. Eugeniae Parl. dell'AppenninoCentrale, V. Bertolonii Sal. della Sardegna e Corsica; sono frequenti o comuni V. odorata L. o viola mammola, V ...
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RANA (lat. scient. Rana L.; fr. grenouille; sp. rana; ted. Frosch; ingl. frog)
Edoardo Zavattari
Anfibio anuro della famiglia Ranidae. Il gen. Rana L. largamente diffuso in ogni continente; è costituito [...] La Rana temporaria è prevalentemente alpina e prealpina, la Rana arvalis è limitata all'Istria, la R. graeca si trova sull'Appenninocentrale, la R. Lastastei è presente nell'Italia settentrionale, infine la R. agilis si trova, benché non con uguale ...
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STELLA ALPINA (latino scient. Leontopodium alpinum Cass.; Gnaphalium e Filago leontopodium L.; fr. pied-de-lion, belle-etoile; sp. pie de león; ingl. lion's foot, lion's paw; ted. Edelweiss, che è nome [...] dei 1500 m. in stazioni rupestri, esposizioni soleggiate e con spiccata preferenza per i terreni calcarei o dolomitici: nell'Appenninocentrale è rappresentata da una forma locale (var. nivale DC.). È il simbolo dell'alta montagna e l'emblema degli ...
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FORCA CARUSO (A. T., 24-25-26)
Roberto Almagià
CARUSO Passo dell'AppenninoCentrale (1120 m.) fra la catena del Sirente e quella dei Monti Marsicani, che mette in comunicazione la conca di Avezzano con [...] quella di Sulmona; è il mons Imeus degli antichi (nome ancora conservato in quello di M. Meo, a ovest del valico), la Furca Ferrata dei documenti medievali. Frequentato fin dalla più remota antichità, ...
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VINCHIATURO, Passo di (A. T., 27-28-29)
Carmelo Colamonico
Valico appenninico interposto tra il bacino del Tammaro, affluente del Calore e subaffluente del Volturno, e il bacino del Biferno; è seguito [...] fa da molti preferire ad altri valichi nella divisione che orograficamente si stabilisce fra l'AppenninoCentrale e l'Appennino Meridionale. Per tale insellatura passano, oltre alla suddetta strada automobilistica Benevento-Campobasso, l'importante ...
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SCUTELLARIA
Augusto Béguinot
. Genere di piante della famiglia Labiate (Linneo 1735) distinto specialmente pel calice persistente, bilabiato, con labbro superiore con ampia squama concava (scutello). [...] e tropicali, rare nell'Africa tropicale e mancanti in quella meridionale. Degna di nota la S. alpina L., che le Alpi hanno in comune con l'Appenninocentrale e cresce in altri monti dell'Europa, della Spagna, della Russia e anche in Siberia. ...
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stella alpina
stélla alpina locuz. usata come s. f. – Erba perenne delle composite tubuliflore (Leontopodium alpinum), detta anche stella delle Alpi e in ted. Edelweiss, che vive nei pascoli e dirupi calcarei delle Alpi, dei Pirenei e dei...
senoniano
agg. e s. m. [dal fr. sénonien, der. del nome dell’antica popolazione celtica dei Senoni (lat. Senŏnes), che avevano la loro capitale nell’attuale cittadina di Sens]. – In geologia, il piano più elevato del periodo cretaceo, il cui...