TRIFOGLIO (fr. trèfle des prés; sp. trébol; ted. Kopfklee; ingl. clover)
Fabrizio CORTESI
Alessandro VIVENZA
Nome volgare delle specie del genere Trifolium (Linneo, 1735), piante Dicotiledoni Archiclamidee [...] alla regione montana.
Vivono nelle zone elevate delle Alpi e dell'Appennino: T. alpestre L., T. alpinum L., T. badium Schreb T. Thalii Vill.
Sono rari e sparsi qua e là nell'Italia centro-meridionale e nelle isole: T. brutium Ten., T. congestum Guss., ...
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Figlio di M. Antonio Cretico e di Giulia, nato nell'82 a. C. (?). Come quasi tutti i giovani romani del suo ceto, compì in Grecia i suoi primi studî, poi prestò servizio militare in Egitto e Palestina [...] A. assunse il comando di un reparto col quale attraversò l'Appennino, occupò Arezzo e di là marciò su Ancona con Curione. dovuto tramutarsi in una monarchia mediterraneo-orientale, prendendo centro almeno ideale nelle sue regioni più ricche e di ...
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È la parte settentrionale della Puglia. L'origine del nome risale probabilmente all'epoca della dominazione bizantina, col significato di territorio amministrato da quei funzionarî del governo bizantino [...] fra loro: sono - da O. a E. - il paese appenninico, il Tavoliere di Puglia e il Gargano. La scarsa accessibilità delle alte di Guglielmo II (1189).
Federico II, pur avendo spostato il centro del suo regno in Sicilia, ebbe cura anche della Capitanata, ...
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MACERATA (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Giuseppe CASTELLANI
Capoluogo di una delle quattro provincie delle Marche. La città è tutta distesa, da E. a O., sul dolce versante solatio d'una [...] -Fabriano-Roma: inoltre, come il più antico e importante centro d'autolinee del Piceno, è legata da 15 linee con territorio, tutto disteso sul versante orientale o adriatico dell'Appennino umbro-marchigiano, aveva una superficie di kmq. 2816 prima ...
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Antica e celebre città della Toscana, considerata come la madre di Firenze, il cui rapido incremento le tolse gran parte dell'antica floridezza; abbandonata quasi del tutto nel Medioevo e ripresa ad abitare [...] e in connessione alla via di congiungimento con Felsina. Il centro era fortificato con circuito murale, di circa 2500 m., e , dominando sul territorio tra la Sieve e l'Ombrone, tra l'Appennino e l'Arno, confinando con Arretium a E. e Luca a ...
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Il nome è attribuito al paese montuoso che si erge a SE. del Golfo di Salerno e della pianura del Sele, compreso una volta nei confini della Lucania e costituente oggi la sezione più meridionale della [...] Cilento costituisce una vasta zona montagnosa dell'Appennino Meridionale, dalla base generalmente calcarea dei soliti Cervati, 1899 m.; M. Bulgheria, 1225 m.) da un lato e il Cilento del centro (M. Sacro, 1705 m.) e di SO. (M. della Stella, 1131 m.) ...
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Nome col quale s'indicano alcuni alberi della famiglia delle Pinacee, assai conosciuti per il loro legname che trova larghi e svariati usi? Furono certamente noti sino dalle epoche più remote, e i Romani [...] sulle Alpi tra i 1000 e 2000 m. di altitudine; sull'Appennino è scarso e soltanto coltivato; è poi molto diffuso nell'Europa importazione europea; ma è spesso coltivata nell'Europa centro-occidentale, in clima marittimo, anche a scopo forestale ...
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MARENGO (A. T., 24-25-26)
Alberto Baldini
Frazione del comune di Alessandria, situata a 93 m. s. m., a SE. di questa città, nella pianura detta Piana di Marengo, la quale si stende a sud del Po, fra [...] Mélas voglia sfuggirgli raggiungendo Genova per manovrare attraverso gli Appennini e aggirarlo. Perciò decide una rapida offensiva che di poco il mezzogiorno quando s'inizia il ripiegamento del centro e della sinistra francese, il quale si compie in ...
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REGGIO nell'Emilia (XXVIII, p. 994)
Antonio FULLONI
La città conserva ancora elementi dell'antica fisionomia; il cardo, braccio nord, oggi Via Roma è poi scomparso in parte, a sud della Via Emilia, che [...] . era ormai pressoché distrutta. Si formò poi un nucleo attorno al vecchio centro romano e, nel sec. X, venne cinto di mura. Il comune allargò nell'estremo lembo meridionale.
La parte dell'alto Appennino è ricca di paesaggi notevoli e di belle selve ...
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È l'antica Teate, centro dei Marrucini, ora capoluogo d'una delle provincie abruzzesi, già detta Abruzzo Citeriore. Sorge sulla destra del fiume Pescara a 15 km. circa dalla foce, su una dorsale (330 m.) [...] , con tutta la parte della Valeria ad oriente dell'Appennino, ebbe una propria dinastia comitale (v. abruzzo). Nel anche agrumi). La costa uniforme ha tre porti notevoli, soprattutto come centri di pesca: Francavilla, Ortona (17.000 ab.), il maggiore, ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...