Flusso energetico e produzione primaria
Riccardo Valentini
(Dipartimento di Scienze dell'Ambiente Forestale e delle sue Risorse, Università della Tuscia, Viterbo, Italia)
In questo saggio analizzeremo [...] 100 ha.
In figura (fig. 7) è presentato un esempio di dati giornalieri per una foresta di faggio dell'Appenninocentro-meridionale (Valentini et al., 1996). Si può notare come il flusso netto di carbonio abbia un caratteristico andamento giornaliero ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] all'area propriamente veneta, altre piste dovevano aprirsi a raggiera verso mete più lontane: da Este verso i passi dell'Appenninocentro-emiliano; da Vicenza verso le terre abitate dai vicini Galli Cenomani e la valle dell'Adige; da Padova e da ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] corso della guerra goto-bizantina ed erano stati fatti stanziare da Narsete nel Beneventano e in altre aree dell’Appenninocentro-meridionale. A capo di un grande esercito a dominanza longobarda formato anche da un’aliquota degli sconfitti Gepidi, da ...
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Centro della prov. di Forlì-Cesena (191 ab. nel 2008) a 598 m s.l.m. nell’Appennino Romagnolo. Forma un unico comune con Portico di Romagna (a 11 km), con il nome di Portico e San Benedetto (➔).
Ebbe [...] origine nell’11° sec. come mercato di fondovalle del vicino monastero benedettino detto l’Eremo ...
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Centro sul versante orientale dell’Appennino Tosco-Emiliano, nel comune di Poppi (Arezzo). Vi sorge un monastero, che fu la prima sede dell’ordine camaldolese, ramo dei benedettini, fondato da s. Romualdo [...] intorno al 1012 ...
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Come l'area alpina, la fascia appenninica si può definire, ormai, una vera regione-problema per lo sviluppo sociale ed economico: nella penisola italiana, infatti, il divario fra le zone interne e quelle [...] collegamenti trasversali fra le aree metropolitane (Firenze, Ancona, Roma, Pescara, Napoli, Bari, Taranto) e le zone appenniniche: le prime centri di emissione dei flussi turistici, le seconde in grado di migliorare la propria dotazione ricettiva e ...
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Centro della prov. di Forlì-Cesena (3003 ab. nel 2001), sede del comune di Bagno di Romagna posto nell’Appennino Romagnolo, a 462 m s.l.m. A E si trovano la località turistica di Alfero e le sorgenti del [...] Tevere.
Il paese è dominato a SO da un rilievo (676 m.) su cui sorgono le rovine del castello di Corzano che fu dal 1220 al 1404 dei conti Guidi di Bagno, e poi di Firenze, e venne distrutto nel 1527 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Alpi Apuane, mentre le più scarse interessano i litorali centro-meridionali (meno di 500 mm in Puglia, Sicilia e Sardegna).
La neve cade abbondante soprattutto sulle Alpi e sull’Appennino Settentrionale e raggiunge i massimi sui 2600-2700 m, dove ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...]
Soprattutto grazie allo Studio, nel 13° secolo B. divenne centro di diffusione delle idee di umanità e di cultura che tanto e montana include una sezione del versante adriatico dell’Appennino, di cui sale fino al crinale, culminando nel Corno ...
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Regione dell’Italia settentrionale (5416 km2 con 1.524.826 ab. nel 2020, ripartiti in 234 Comuni; densità 282 ab./km2); il capoluogo di regione è Genova.
Caratteri fisici
La Liguria è regione per eccellenza [...] , Gorzente. A E dei Giovi iniziano le caratteristiche proprie dell’Appennino: i calcari e poi le arenarie divengono prevalenti; e, soprattutto pur avendo conferito una tipica fisionomia a molti centri liguri, solo a Genova presenta una certa ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...