Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] stessi ceti come la culla della narrazione fiabistica. Al centro del dibattito è la ricerca di Ruth B. Bottigheimer Tabet, C’era una volta. Rimosso e immaginario in una comunità dell’Appennino toscano, Firenze-Rimini 1978.
G. Secco, Storie de la nona, ...
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Regione e aree protette
Luigi Piccioni
Regioni e aree protette: problemi di metodo e prime linee di ricostruzione
Le politiche italiane per le aree protette hanno conosciuto una storia altamente e costantemente [...] ministeri, con una spiccata preferenza per l’ala riformista del centro-sinistra, e che, infine, conosce bene i meccanismi di , per fare gli esempi più noti, dell’iniziativa APE-Appennino parco d’Europa, lanciata nel 1995 da Ministero dell’Ambiente ...
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Geopolitica
Carlo Jean
Sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni di geopolitica e classificazione delle teorie geopolitiche. a) Considerazioni generali. b) Geopolitica e determinismo ambientale. c) [...] Uniti e il Giappone.
La tesi dell'esistenza di un centro da cui si irradiava la potenza continentale era ben spendibile, dal del Po; a sud la regione peninsulare, basata sugli Appennini. Il ‛punto protostrategico', situato fra le sorgenti del ...
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Prima del 1860 la cucina regionale contrassegna la società di un piccolo Stato come il Granducato di Toscana, oppure si diversifica ed è ligure o piemontese all’interno del Regno sabaudo, ovvero lombarda [...] gli ultimi boscaioli che producevano carbone nell’Appennino. L’emergere di pseudopiatti regionali mostrava, parzialmente diversi dai primi, con 24 hotel ristoranti e 5 pizzerie. Al centro del pieghevole figura Fini, un impero di 8 grill e 3 punti ...
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Il pluralismo religioso tra autonomie regionali e sperimentazioni localistiche
Enzo Pace
Giuseppe Giordan
Da una società a monopolio cattolico al pluralismo religioso
La società italiana, dal punto [...] nel 1988, cui è seguita l’apertura di un’altra sede conventuale a Berceto nell’Appennino parmense, il Sabo-ji («monastero di montagna»); d) centri monastici istituiti da monaci buddisti, prevalentemente provenienti dal Tibet e che si rifanno agli ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] è, entro certi limiti, il proseguimento della civiltà appenninica, fiorita nel corso della media Età del Bronzo. sud-picena che si avvolge attorno alla figura stante scolpitavi nel centro, con la parte superiore del corpo di prospetto, l'inferiore ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] nuovo che si consolida il mito di Firenze, non più centro vivo e vitale di letteratura, ma città simbolo, ideale meta giovinezza (1856) per arrivare al fino allora inedito Fuochi dell’Appennino del 1863.
Nel caso di Aleardi, a differenza del fluviale ...
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L'industria di Stato nelle regioni italiane: congetture ed evidenze
Pier Angelo Toninelli
La celebrazione dei centocinquant’anni della storia d’Italia ha rappresentato un’occasione per rilanciare il [...] periodo si concentra nella regione la quasi totalità degli investimenti della macroarea Centro. Quanto al resto del Paese, la Lombardia, con una quota , e dalle Prealpi ai contrafforti dell’Appennino, eccettuati gli strati del Quaternario, profondo ...
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Dentro il cratere. Il terremoto del 1980 nella memoria dei sindaci
Anna Maria Zaccaria
La frattura
Il 23 novembre 1980 era una domenica di sole. «Non sembrava novembre», recita il ritornello della memoria. [...] D’improvviso un violento sisma sconvolse le viscere dell’Appennino meridionale, attraversò il confine tra Campania, Puglia e numero delle vittime del sisma nei loro comuni. Soprattutto nei piccoli centri, ma non solo, i morti sono stati contati uno a ...
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Una rivoluzione silenziosa: i cambiamenti demografici delle regioni italiane
Silvana Salvini
La popolazione italiana del secondo dopoguerra ha vissuto cambiamenti importanti. Accanto a una crescita [...] d’Aosta, collocate in zone alpine e lungo l’Appennino, hanno una popolazione inferiore al milione di residenti. Le ; il peso del Nord-Est aumenterebbe dal 19,2% al 22,4%; quello del Centro dal 19,7% al 21,6%; il Sud, invece, scenderebbe dal 23,4% ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...