ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] già prese in esame: debolezza dei centri urbani, prevalenza delle aristocrazie laiche ed ecclesiastiche, peso del fenomeno signorile, presenza di principati. A differenza del Piemonte e dell'area appenninica i grandi principati del Nordest erano in ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] che - salvo sporadiche eccezioni, come la statua dell'Appennino nella Villa Medicea, poi Demidov, di Pratolino (v. in Auxologia normale e patologica, a cura di I. Nicoletti, Firenze, Centro studi auxologici, 1994, pp. 557-78.
L.M. Lombardi Satriani, ...
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FIESCHI, Luca
Thérèse Boespflug
Nato verso il 1275 da Niccolò di Tedisio e da una Leonora di cui non conosciamo il casato, apparteneva alla famiglia guelfa ligure dei conti di Lavagna, che aveva assunto [...] quindi contro Firenze, che era divenuta il centro della resistenza antimperiale, ma abbandonò l'assedio pp. 209-235; M. Giuliani, Pontremoli e le signorie dei Fieschi nell'Appennino ligure-parmense, in Arch. stor. per le prov. parmensi, VI(1957), ...
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GRIMOARD, Anglic de
Andrea Gamberini
Nacque verso il 1320 a Grisac, in Linguadoca, da Guillaume (II), signore di Grisac, Bedouès, Bellegarde, Montbel e Grasvillar, e Amphélise de Sabran-Montferrand.
Proveniente [...] fortezze a presidio della rete viaria e i principali centri della regione, compresa Città di Castello, dove un' 1994, pp. 203-230; L. Gambi, I transiti viabili dell'Appennino tosco-emiliano e le Descriptiones del cardinale A. de G., in Itinerari ...
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PIGNEDOLI, Sergio
Enrico Galavotti
PIGNEDOLI, Sergio. – Nacque a Felina, nell’Appennino reggiano, il 4 giugno 1910 da Omeo, di professione sarto, ed Emma Peretti, casalinga, e venne battezzato tre giorni [...] alunno esterno, nel seminario minore di Marola, sempre sull’Appennino reggiano, dove frequentò il ginnasio inferiore. Nell’ottobre 1927 lo nominò primo delegato apostolico per l’Africa centro-occidentale, un incarico che lo rendeva direttamente ...
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GIOACCHINO da Siena
Franco Andrea Dal Pino
Nacque a Siena probabilmente nel 1258, se è vero che egli entrò quattordicenne, nel 1272, nel convento dei servi di S. Maria a Siena. A fornirci questo dato, [...] mariana. Siena rappresentava allora uno dei centri più vivaci del nuovo tipo di religiosità fama di taumaturgo si espande da Siena in altre città toscane e oltre l'Appennino fino a Bologna e Forlì portata, in quest'ultimo caso, dalla predicazione di ...
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LEODOINO
Irene Scaravelli
Di probabile stirpe longobarda, succedette come vescovo di Modena a Valperto, di cui si ha notizia fino all'869. La prima attestazione certa dell'elevazione di L. alla cattedra [...] terrapieni protetti da fossati e palizzate) sia in una non ben identificata località chiamata Habrica (forse Verica, sull'Appennino frignanese), sia nel centro cittadino, ancora privo di una cerchia di mura.
L'appoggio di L. alla fazione di Guido fu ...
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ATALA, santo
Paolo Bertolini
Nato sul finire del sec. VI da nobile famiglia burgunda, fu iniziato dal padre agli studi umanistici; affidato in seguito, ancora fanciullo, alle cure dell'arcivescovo di [...] accolto dal re dei Longobardi Agilulfa e dalla regina Teodelinda, ricevette da loro, per stabilirvi un centro monastico la valle dei Bobbio, nell'Appennino ligure (614).Qui il santo irlandese fondò un monastero, che ne avrebbe dovuto ben presto ...
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BERTULFO, santo
Paolo Bertolini
Nacque, sul finire del sec. VI, da una nobile famiglia probabilmente burgunda, da genitori pagani; pagano egli stesso, si convertì ben presto al cristianesimo, probabilmente [...] Metz e, vestito l'abito monastico, chiese di essere ammesso nel centro cenobitico di Luxeuil che, fondato da s. Colombano, era allora di ritorno, presso la Roccia di Bismantova, nell'Appennino tosco-emiliano, dove allora si trovava una munita fortezza ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...