Nome comune (anche pino mugo o barancio) di Pinus mugo (v. fig.), che è il più piccolo dei pini europei. Tipicamente forma cespugli di 1-3 m, con i rami maggiori sdraiati, e costituisce una boscaglia subalpina [...] -rossastri, di forma variabile. Vive sulle catene montuose, dai 1200 ai 2700 m: Pirenei, Alpi, Balcani e Carpazi; nell’Appennino, si trova solo nell’Abruzzo e in Campania. Ha legno duro, forte, poco utilizzabile, date le piccole dimensioni. La pianta ...
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Geografo, nato a Milano il 12 aprile 1898, morto a Pavia il 26 aprile 1945, in seguito a un colpo di mitraglia tedesca, al termine dell'insurrezione partigiana. Laureato in scienze naturali, libero docente [...] dei suoi scritti riguarda la geologia, la geomorfologia e la glaciologia delle Alpi Orientali. S'occupò anche della geomorfologia dell'Appennino (studiando tra l'altro i calanchi e la deviazione dei fiumi). Frutto d'un lungo soggiorno in Albania è ...
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STANZANI, Filippo
Mario Menghini
Patriota, nato a Bologna il 14 maggio 1832, morto a Torino il 24 dicembre 1901. Ancora giovinetto, partecipò, come volontario, alle guerre del 1848 e 1849, e, tornato [...] ripercuotersi in Romagna, dove era andato il Saffi a organizzarla. Arrestato, riuscì a evadere dal carcere, rifugiandosi sull'Appennino modenese, ma a Fivizzano fu catturato (4 dicembre 1854) dai dragoni estensi e ricondotto a Bologna, dove con ...
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SCUTELLARIA
Augusto Béguinot
. Genere di piante della famiglia Labiate (Linneo 1735) distinto specialmente pel calice persistente, bilabiato, con labbro superiore con ampia squama concava (scutello). [...] e tropicali, rare nell'Africa tropicale e mancanti in quella meridionale. Degna di nota la S. alpina L., che le Alpi hanno in comune con l'Appennino centrale e cresce in altri monti dell'Europa, della Spagna, della Russia e anche in Siberia. ...
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devexio Apenini
Pier Vincenzo Mengaldo
Fissando rapidamente l'estensione territoriale delle tre lingue dell'ydioma tripharium, D. così delimita in VE I VIII 9 il dominio del francese: Sed loquentes [...] .
Tutt'altra l'esegesi del Vinay (subito accettata da vari studiosi), secondo cui l' ‛ Apenini d. ' è il punto nel quale l'Appennino si diparte dalle Alpi, e tutto il passo significa: " l'oil è limitato a sud dalle regioni di lingua d'oc seguendo una ...
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RIMBOSCHIMENTO (fr. reboisement; sp. repoblación; ted. Aufforstung; ingl. reforestation)
Aldo PAVARI
Nel quadro generale dei problemi connessi col rimboschimento assumono importanza preponderante quelli [...] pino laricio e al larice; però l'abete rosso e il larice si adattano meglio al clima delle Alpi che a quello dell'Appennino.
Sulle Alpi, al di sopra della zona del faggio, esiste una zona più fredda, dove i rimboschimenti si possono fare con larici ...
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Villaggio della provincia di Aquila, posto a 1425 m. su un cocuzzolo dominante una vasta conca (1305 m. s. m.) che fu già un bacino lacustre ed ora è scolata dal Rio Fucino (Vomano). Aveva circa 800 ab. [...] la popolazione tende a diminuire, a causa dell'emigrazione. Data l'elevata altitudine - è uno dei più alti paesi dell'Appennino - unica risorsa della popolazione è la pastorizia. Il comune (51 kmq.) comprende anche la valle di Mascioni che si allunga ...
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DA PORTO
Alfonso Garuti
Lo studio delle antiche fonti documentarie modenesi compiuto da Adolfo Venturi e da Antonio Dondi ha permesso la ricostruzione, seppur parziale e lacunosa, dell'attività di alcuni [...] . 10 s.; A. Venturi, Gli orafi D., in Modena artistica, Modena 1896, pp. 47-58; G. B. Toschi, Arti belle, in L'Appennino modenese, descritto e illustrato, Rocca San Casciano 1896, pp. 478 ss.; A. Dondi, Notizie stor. ed artistiche del duomo di Modena ...
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CALBOLI, Fulcieri da
Augusto Vasina
Nacque presumibilmente nel terz'ultimo decennio del sec. XIII da Guido, fratello del dantesco Ranieri. Come lo zio, deve la sua notorietà all'Alighieri, anche se [...] Imola e Castel San Pietro, superando sul momento gli avversari. Non tardò poi a riprendere contatto col mondo guelfo d'oltre Appennino e a rinsaldarne i vincoli di alleanza, in occasione della discesa di Enrico VII in Italia: attorno al 1309 fu ...
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BILIOTTI, Biliotto
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze, con ogni probabilità subito dopo la metà del sec. XIV, da Sandro di Cenni, che fu persona di statura politica rilevante: membro della Balìa generale [...] in Valdinievole e altrove; nel 1351 fu degli Otto della guerra contro gli Ubaldini, la potente famiglia feudale dell'Appennino tosco-romagnolo.
Di probabile origine lucchese (secondo quanto affermano il Verino e altri), i Biliotti si erano stabiliti ...
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appennino
(letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino allo...
appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...