CASTELLUCCI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Luigi e di Maria Seri, nacque ad Arezzo il 28 aprile del 1863. Fu allievo degli architetti Crescentino Caselli e Vincenzo Micheli; proseguì successivamente [...] riferimenti ordinati per città e luoghi di intervento. Arezzo: sul restauro della chiesa di S. Maria delle Grazie: D. Neri, in L'Appennino, 1899, App.; Arte e storia, XIX (1900), p. 27; G. Poggi, in L'Arte, VII (1904), pp. 187 s.; Tarcisio del SS ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] e in parte Ombrone a destra, Greve, Pesa e in parte Elsa a sinistra; inoltre, di là dello spartiacque dell’Appennino, le alte valli romagnole del Lamone e del Santerno. Il dato demografico provinciale ha presentato, negli anni 1980 e nella prima ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] Per ovviare alla penuria di acqua potabile (motivo di ironia in Marziale, Epigr., iii, 56) Traiano fece venire l'acqua dall'Appennino con un acquedotto che fu, poi, restaurato da Teodorico (Cassiodor., Var., v, 38; tubi di piombo con l'iscrizione del ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] , civiltà) che nello stesso torno di tempo domina nella penisola è, entro certi limiti, il proseguimento della civiltà appenninica, fiorita nel corso della media Età del Bronzo. Vi perdura infatti la caratteristica decorazione incisa, ma in misura ...
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RESTAURO
Bruno Zanardi e Sebastiano Sciuti
di Bruno Zanardi eSebastiano Sciuti
Restauro
di Bruno Zanardi
sommario: 1. Il concetto di restauro nel Novecento e la figura di Cesare Brandi. 2. Il corpo [...] territoriale se si eccettuano gli esempi, entrambi degli anni settanta del Novecento, delle catalogazioni della Val di Susa e dell'Appennino pistoiese, curate la prima da Gianni Romano, la seconda da Antonio Paolucci. Ma si tratta di episodi che non ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] da una parte un marciapiede di lastre di pietra largo 60 cm, sotto il quale scorre una fogna. A Marzabotto, invece, nel basso Appennino Emiliano, lungo la valle del Reno, sono stati messi in luce (nelle campagne di scavo del 1862 e del 1883-89) i ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] gli attori di questa 'scuola del ducato di S.' fossero tutti originari di S. o se venissero dai centri dell'Abruzzo o dell'Appennino centrale. Un Bartolo da S. è documentato tra il 1370 e il 1404, quando a detta di Sansi (1879) affrescò le pareti del ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte
P. Bocci
1. Definizione. - Con questa denominazione si indica il periodo dell'arte greca, che segue quello geometrico ed è caratterizzato [...] In questo periodo l'influenza etrusca è attestata efficacemente dalle necropoli di Falciano e si mantiene attiva nella zona dell'Appennino marchigiano sino entro il VI sec. a. C., come manifestano gli oggetti della necropoli di Pitino di S. Severino ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] terraferma, conducono anche a luoghi da cui ci si imbarca per l'Oriente. Ed ecco dunque le vie del p. ai bordi dell'Appennino e in parte lungo la costa adriatica, che vanno dal S. Ciriaco ad Ancona all'Abruzzo, giungono al Gargano e quindi proseguono ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] Ind.; P. Zampetti, La pittura marchigiana del Quattrocento, Milano 1969, pp. 177-200; L. Dania, Nuovi doc. sui Crivelli, in L'Appennino camerte (Camerino), 3 1 genn. 1970; A. M. Adorisio, C. C., Girolamo da Cremona e Franco de' Russi, in Accademie e ...
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appennino
(letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino allo...
appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...