PARONA, Carlo Fabrizio
Andrea Candela
PARONA, Carlo Fabrizio. – Nacque a Melegnano (Milano) l’8 marzo del 1855 da Angelo, consigliere di corte d’appello, e da Teresa Scardini.
Studiò presso l’Università [...] di Torino, di cui fu anche rettore tra il 1920 e il 1922.
Opere. Contributo allo studio della fauna liassica dell’Appennino centrale, in Memorie della Reale Accademia dei Lincei, XV (1883), pp. 83-114 (con A. Verri); Appunti per lo studio del ...
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FRANCHI, Secondo
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Castell'Alfero, presso Asti, il 26 ott. 1859 da Pietro, barbiere, e Maddalena Mantegazza, contadina. Nella città natale compì gli studi secondari e, [...] a Roma l'8 maggio 1932.
In uno dei suoi primi studi mineralogici (Sulla presenza di rocce giadeitiche nelle Alpi occidentali e nell'Appennino ligure, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, cl. di scienze fis., mat. e nat., s. 5, IX [1900], pp. 349-354 ...
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Roccia eruttiva intrusiva caratterizzata dall’associazione di un feldspato, rappresentato quasi esclusivamente da un plagioclasio basico (labradorite o bytownite), con uno o più termini della famiglia [...] di plagioclasio e diallagio, dei quali le varietà a grana grossa, dette eufotidi, sono molto diffuse in Italia nell’Appennino settentrionale; g. olivinici, con olivina accanto al diallagio; g. anfibolici, in cui l’elemento femico predominante è un ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] della Sicilia. In corrispondenza dell’arco calabro la catena subisce una torsione e si orienta NO-SE, formando l’Appennino. Questa catena continua poi nel sottosuolo della Pianura Padana e riaffiora nuovamente nelle Alpi meridionali, questa volta con ...
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In geologia, termine cronostratigrafico usato per indicare la prima epoca del Giurassico. I depositi del L., diffusi nella maggior parte dell’Europa centrale, sono in facies marina pelagica marnoso-calcarea [...] facies calcareo-marnose ammonitifere. Nelle Prealpi lombarde il L. superiore è rappresentato dalla formazione del ‘Rosso ammonitico’ lombardo, unità che si ritrova nella stessa posizione stratigrafica anche nell’Appennino toscano e umbro-marchigiano. ...
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stromatolite In sedimentologia, struttura a lamine irregolari che, ondulate o arricciate, si accrescono in loco sotto l’azione indiretta di alghe cianoficee e di batteri che intrappolano sedimento carbonatico [...] Paleozoico. In Italia si trovano, con una certa frequenza, nei terreni del Triassico superiore sia delle Alpi sia dell’Appennino.
Attualmente le s. si formano in alcune aree peritidali dell’Australia, del Golfo Persico, della Florida e delle Bahama ...
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Roccia sedimentaria clastica litificata costituita da granuli di sabbia a prevalente composizione non carbonatica. Le a. presentano densità da 2500 a 2700 kg/m3 e resistenza a compressione di 60-100 N/mm2.
Le [...] lombarde; l’a. macigno e la sua varietà pietra serena che rappresentano a. a grana medio-fine oligomioceniche dell’Appennino Tosco-Emiliano; la pietraforte, varietà a cemento calcareo, a grana fine, di età cretacea, localizzata nell’Antiappennino e ...
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PANTANELLI, Dante.
Andrea Candela
– Nacque a Siena il 4 gennaio 1844 da Enrico, avvocato, e da Carlotta Petrucci.
Nel 1848 il padre e il fratello maggiore, Antonio, furono arrestati con l’accusa di [...] sui depositi miocenici di calcari e marne a radiolari della val di Cecina e del Modenese (Calcari a radiolarie dell’Appennino modenese e reggiano, in Atti della Societa dei naturalisti di Modena. Rendiconti delle adunanze, s. 3, 1883, vol. 1, pp ...
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In geologia, epoca dell’era cenozoica compresa tra l’Oligocene e il Pliocene; insieme a quest’ultimo forma il Neogene. Da un punto di vista cronostratigrafico il M. è suddiviso in sei piani: Aquitaniano [...] sono ben sviluppati. Durante questo periodo si depositano ingenti volumi di sedimenti torbiditici che costituiscono i Flysch appenninici a cui sono intercalati depositi caotici conosciuti con il nome di argille scagliose.
Il Messiniano rappresenta il ...
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serpentino geologia In mineralogia, nome sotto cui vengono raggruppate diverse modificazioni polimorfe del composto Mg3(Si2O5)(OH)4 monoclino, che hanno un colore vario, con predominanza verdastra, lucentezza [...] nei cosiddetti complessi ofiolitici, i quali costituiscono antichi lembi di crosta oceanica. In Italia sono diffuse nell’Appennino settentrionale e nelle Alpi occidentali e centrali, dove però hanno subito un’intensa azione metamorfica e si sono ...
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appennino
(letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino allo...
appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...