Umanista (n. Gaggio, nella montagna bolognese, donde il nome di Cola Montano - m. Firenze 1482). Nel 1468 tenne a Milano la cattedra di lingua e lettere latine, prodigandosi anche per la promozione dell'arte [...] il carcere nel 1474, peregrinò in varie città (Bologna, Lucca, Napoli) continuando la sua attività cospiratoria contro i Medici e contro Milano, finché, catturato sull'Appennino bolognese dalle truppe fiorentine, fu condannato a morte e impiccato. ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] padre – discendente di un’antica famiglia di allevatori di cavalli che si era trasferita da Roccastrada in Maremma nell’Appennino parmense, stabilendosi a Casarola – studiò a Parma nel collegio dei salesiani fino ai diciotto anni per dedicarsi poi ad ...
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Scrittore (Urbino 1924 - Ancona 1994). Esordì come poeta (Il ramarro, 1948), ma è noto soprattutto per aver affrontato nei suoi romanzi (Memoriale, 1962; La macchina mondiale, 1965; Corporale, 1974) il [...] e (1992) del PRC. Esordì con raccolte di poesia (Il ramarro, 1948; L'antica moneta, 1955; Le porte dell'Appennino, 1960), che da modi tipicamente post-ermetici evolvono verso la forma del poemetto narrativo, preannunciando la svolta verso la prosa ...
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Scrittore italiano (n. Atella, Potenza, 1963). Professore di Letteratura italiana contemporanea, presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia, è autore di diversi saggi tra cui: Sinisgalli e la cultura [...] Viareggio 2018), Breve storia del mio silenzio (2019) e Storia d'amore e macchine da scrivere (2025). Dal 2015 dirige la rivista Appennino e dal 2017 la rivista Studi Novecenteschi, e collabora alle pagine culturali de Il Sole 24 ore e di Avvenire. ...
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Poeta (Verona 1812 - ivi 1878), studiò a Padova dove conobbe il Prati col quale s'iniziò alla poesia e agl'ideali del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti a Venezia; [...] storie (1857) e Un'ora della mia giovinezza (1858), ai Sette soldati (1861), al Canto politico (1862), ai Fuochi dell'Appennino (1864). Di tutta la sua opera poetica il periodo della maggior fortuna è segnato dalla raccolta in un volume di Canti ...
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Scrittore ed editore italiano (Paderno Dugnano 1934 - Milano 2007). Ha al suo attivo una vasta e apprezzata produzione poetica (di cui ricordiamo le raccolte La casa dell'infanzia, 1956; Elogio del disertore, [...] (1994); Il santo peccatore (1995); Parole incrociate (1995); L'indagine di via Rapallo (1996); Il lungo viaggio di Vittorini (1998); La gioia di Leo (2001); Appennino (2003); Diario del Sud (2005); Cameo (2006); Vittorini cavalcava la tigre (2006). ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] un laboratorio di orologiaio continuando a firmare articoli, manifesti, libri. Dal 1921 visse praticamente confinato a Cutigliano, sull'Appennino pistoiese: qui morì, in seguito a un'aggressione fascista, il 29 sett. 1925.
Dopo la separazione la M ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] Entrò nella Resistenza nel marzo 1944, venendo a far parte della sezione clandestina del Partito comunista di Langhirano, nell'Appennino parmense; nell'ottobre dello stesso anno, passò alla sezione di Roccabianca (paese di origine del padre), di cui ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] , il G. avrebbe scritto molte delle sue opere. La famiglia prese anche l'abitudine di trascorrere alcune settimane estive sull'Appennino pistoiese o sul litorale tirrenico, non mancando qualche viaggio, come quelli a Napoli e a Venezia. Il padre era ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] Questo lavoro gli risultò particolarmente congeniale sia perché gli dava modo di conoscere a fondo il territorio dell'Appennino pistoiese nella sua ricchezza di paesaggi e personaggi (osservati nel corso dei suoi viaggi professionali), sia perché gli ...
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appennino
(letter. apennino) agg. e s. m. [dal lat. Ap(p)enninus]. – 1. Nome proprio della catena montuosa (detta anche gli Appennini) che, riallacciandosi alle Alpi, a nord di Genova, forma la spina dorsale della penisola italiana fino allo...
appenninico
appennìnico agg. (pl. m. -ci). – Della catena montuosa dell’Appennino; che è proprio o tipico dell’Appennino: sistema a.; flora, fauna appenninica. Civiltà a., cultura a., aspetto culturale della civiltà del bronzo italiana, diffuso...