prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] da un lato o la necessità di postulare un a priori dall’altro, è un tema di interesse trasversale in molte tradizioni. L’appercezione, per es. nella forma ‘io so che sto avendo la percezione di un vaso’, è chiamata anuvyavasāya in Nyāya. Secondo il ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] stabilità e permanenza all’Io, in virtù di una sintesi originaria del molteplice dell’esperienza. La coscienza di sé dell’appercezione trascendentale va però distinta dalla conoscenza di sé: un conto è l’Io come dato del senso interno, oggetto ...
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Critica della ragion pura (Kritik der reinen Vernunft)
Critica della ragion pura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] sensibili secondo quantità, qualità, relazione e modalità; gli atti unificatori dell’intelletto rinviano all’«unità sintetica dell’appercezione o Io penso». Ciò che permette di applicare legittimamente concetti «puri» (a priori) a «fenomeni» (➔) è la ...
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GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] si conformò così nell'aspetto di un giudizio che per mezzo delle categorie sintetizzasse, nell'unità trascendentale dell'appercezione, gli elementi di un'esperienza possibile: nelle categorie stesse venendo quindi a tradursi quelle forme dei giudizî ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] sul piano dianoetico: dove infatti esso, che nella sua sfera appariva come garanzia suprema del vero, in quanto appercezione unitaria onde l'intelletto s'adeguava all'intelligibile avvertendone così l'esistenza, diveniva affatto inutile, in forza del ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] la parola. Nel 1906 L. Rugani e V. Fragola (Resoc. X Congr. ital. di lar.-oto-rinol.) mostrarono quali cambiamenti d'appercezione causi la fatica dell'udito. La suggestibilità dell'udito per l'acuità e i suoi effetti sull'innervazione degli organi ...
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LINGUISTICA TIPOLOGICA
Giuliano Bernini
La l.t. s'interessa soprattutto della ricerca di principi di organizzazione dei sistemi linguistici che rendano conto della variazione strutturale delle lingue, [...] alla relativizzazione'' di E. Keenan e B. Comrie e la codificazione di dimensioni cognitive generali quali ''possesso'', ''appercezione di oggetti'', studiata in prospettiva semasiologica nell'ambito del progetto UNITYP di H. Seiler). Ne consegue che ...
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soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] materiale, che evolve verso la teoria della ‘cosa in sé’ o noumeno, e la riflessione intorno all’unità sintetica di appercezione trascendentale o ‘Io penso’. Nei Prolegomeni, Kant intende infatti il s., nel primo senso, come «ciò che rimane tolti gli ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] già la memoria e di cui sono dotate anche le bestie, agli spiriti, o esseri forniti non solo di percezione e appercezione, ma anche di ragione. Ai soli spiriti è dunque aperta la possibilità di conoscere le verità necessarie ed eterne, e ciò ...
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PSICOMETRIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Michele LO PRESTI
Emilio SERVADIO
. Termine derivante dal gr. ψυχή "anima" e μέτρον "misura", e designante quindi in generale la scienza che si propone [...] il tempo netto di associazione verbale, bisogna sottrarre, dalla media dei tempi totali di associazione la media dei tempi di appercezione.
Bibl.: Oltre ai lavori fondamentali di H. Helmholtz, F. C. Donders, E. J. Marey e al trattato di W. Wundt ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz per indicare la percezione di una percezione,...