È caratteristico, di ogni problema o visione del mondo scaturita da ciò che comunemente viene chiamata “filosofia prima”, assumere nel corso del tempo sfumature le cui peculiarità saranno da ricondurre [...] normativi all’interno dei quali ogni epoca racchiude le proprie capacità espressive e stabilisce i parametri razionali di appercezione della realtà.Sarebbe bastato avvicinare il pensiero dei platonici di Persia, con tutta la riflessione da essi ...
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Riprendendo e forzando la mano ad alcuni elementi del pensiero di Henri Bergson, l’incontro dell’essere umano coi fatti (i Tatsachen dei quali parla Ludwig Josef Wittgenstein) che costituiscono il Mondo [...] sarà possibile solo a patto che la divergenza fra i due momenti abbia sempre luogo – a condizione, insomma, che l’appercezione discreta del momento, dell’hic et nunc, scaturisca sempre da quel tempo assoluto che, sprigionandosi nell’immagine, ne è ...
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appercezione
appercezióne s. f. [dal fr. aperception, der. di apercevoir «percepire» (che a sua volta è der. di percevoir, dal lat. percipĕre «percepire»)]. – In filosofia, termine introdotto da Leibniz per indicare la percezione di una percezione,...
Termine filosofico introdotto da G. Leibniz per indicare l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere inavvertite; l’a. è dunque il fondamento ultimo della coscienza e...
noesi
Dal gr. νόησις, der. di νοέω «penso». Atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva che Aristotele (in quanto essa è «appercezione unitaria dell’essenza», o, in altri termini, sapere intuitivo, apprensione mediata di un «noema»...