Signore di Piombino (m. 1441). Figlio di Gherardo Leonardo, gli successe nel 1405, sotto la reggenza della madre Paola Colonna (sorella di papa Martino V) e sotto la protezione dei Fiorentini (dal 1419). Approfittando della guerra tra Firenze e Lucca, si alleò con Genova e i Visconti. Alla sua morte la madre tenne ancora il governo per qualche anno (m. nel 1445); poi successe Rinaldo Orsini, marito ...
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Principe di Piombino (n. 1539 - m. 1585). Figlio di Iacopo V, nel 1548 dovette abbandonare il suo stato, venduto da Carlo V a Cosimo de' Medici. Lo riebbe, mutilato di Portoferraio e di altre terre, nel 1559. Dopo una ribellione dei Piombinesi, causata dal suo dispotismo, dalla miseria e dalla malaria (1562), lasciò il potere ad Alessandro, suo figlio illegittimo, e assunse il comando delle armate ...
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Principe di Piombino (m. 1545). Succeduto al padre Iacopo IV nel 1510, sposò successivamente una nipote di Ferdinando il Cattolico, due sorelle Ridolfi, nipoti di Leone X, e infine Elena Salviati, cugina di Cosimo de' Medici. Quest'ultimo, approfittando dell'incapacità di A., finì per assumersi il compito di difendere Piombino da Turchi e Francesi con il proposito di appropriarsene, senza tuttavia ...
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Signore di Piombino (m. 1474). Figlio naturale di Emanuele, fu signore dal 1458. Ebbe titolo di conte e dalla madre, forse figlia spuria di re Alfonso, ebbe aggiunto al suo il cognome d'Aragona. Protesse l'agricoltura, il commercio, le arti e le lettere, ma fu dispotico e crudele ...
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Signore e principe di Piombino (n. 1581 - m. Genova 1603). Figlio di Alessandro, successe nel 1590 al padre ucciso in una congiura; visse quasi sempre a Genova, governando sotto la tutela del nonno don Pietro Mendoza, col titolo di principe dal 1594. Morì senza lasciare eredi ...
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Pittore italiano (Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972). Direttore dell'Accademia di Brera fino al 1960. Dopo aver aderito al Futurismo, nel 1922 fu tra i fondatori del gruppo Novecento e tra i più coerenti [...] sostenitori del ritorno alla pittura classica (Venere innamorata, 1928, Milano, Galleria d'arte moderna). Ha eseguito grandi decorazioni a fresco (Palazzo Comunale di Ferrara, 1934-37) e musive (Roma, ...
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Giurista italiano (Reggio di Calabria 1886 - Appiano Gentile 1974). Dapprima funzionario del ministero della Pubblica istruzione, passato all'insegnamento, fu prof. nelle univ. di Messina, Ferrara, Macerata [...] e Milano, prima all'univ. Cattolica e poi in quella statale; socio nazionale dei Lincei (1951). Ha fondato e diretto Il foro della Lombardia e Banca, borsa e titoli di credito. È stato tra i più eminenti ...
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Moglie (1º sec. a. C.) di Q. Lucrezio Vespillone, console nel 19 a. C. Secondo Appiano, quando il marito fu proscritto nel 43, gli salvò la vita tenendolo nascosto finché fu graziato. ...
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COLONNA, Paola
Peter Partner
Figlia di Agapito signore di Genazzano e di Caterina Conti, e quindi sorella di Giordano e di Oddone, il futuro Martino V, nel 1395 sposò Gherardo d'Appiano, figlio di Iacopo [...] Orsini e della C. a Piombino. Baldaccio d'Anghiari fece un ultimo tentativo di impadronirsi di Piombino per conto di Emanuele d'Appiano il 29 ag. 1441, ma la sua fazione all'interno della città non si sollevò quando egli apparve dinanzi alle mura. Il ...
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CHIAUDANO, Mario
Giovanni Diurni
Nacque da antica famiglia chierese a Roma il 20 nov. 1889, da Giuseppe e da Maria Appiano. Dopo aver frequentato le scuolemedie a Roma, nel 1901, a seguito della nomina [...] del padre a conservatore dell'Armeria reale, si trasferì con la famiglia a Torino, ove frequentò il liceo e la locale facoltà di giurisprudenza, dedicandosi particolarmente allo studio delle scienze economiche ...
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appio1
àppio1 (o àpio) agg. [dal lat. melapium, gr. μηλάπιον]. – Denominazione di alcune varietà di mele, dette anche api: mele appie (e più comunem. mele appiole); melo appio (o appiolo), l’albero che le produce.