Signore di Piombino (m. 1457). Figlio di Iacopo I, a lungo esule per discordie familiari, ebbe la signoria (1451) alla morte della nipote Caterina, e resse lo stato con un regime quasi patriarcale appoggiandosi ai Senesi e al re di Napoli ...
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Appiano, Iacopo IV d’
Erminia Irace
Figlio di Iacopo III e di Battistina Campofregoso, Iacopo IV (1459 o 1460 - 1510) diventò signore di Piombino, succedendo al padre, il 17 marzo 1474, all’età di quindici [...] area diventò lo snodo del commercio del prezioso minerale tra Civitavecchia e le Fiandre.
Di conseguenza, il territorio degli Appiano costituì l’oggetto delle mire dei maggiori potentati della penisola.
Per assicurare il proprio dominio, i signori di ...
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Principe di Piombino (n. 1539 - m. 1585). Figlio di Iacopo V, nel 1548 dovette abbandonare il suo stato, venduto da Carlo V a Cosimo de' Medici. Lo riebbe, mutilato di Portoferraio e di altre terre, nel 1559. Dopo una ribellione dei Piombinesi, causata dal suo dispotismo, dalla miseria e dalla malaria (1562), lasciò il potere ad Alessandro, suo figlio illegittimo, e assunse il comando delle armate ...
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Signore di Pisa (n. 1322 circa - m. 1398). Esule (1355-1368) presso la corte dei Visconti, fatto nel 1369 cancelliere degli Anziani da Pietro Gambacorta, allora signore di Pisa, passò al partito visconteo che voleva troncata l'alleanza con Firenze, e poiché il Gambacorta faceva resistenza, l'A., forse d'accordo con Gian Galeazzo Visconti, lo uccise (21 ottobre 1392) e s'insignorì della città. Dovette ...
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Signore e principe di Piombino (n. 1460 circa - m. 1510). Figlio di Iacopo III, al quale successe nel 1474, fu abile condottiero. Nel 1483 tentò invano d'impadronirsi della Corsica. Benché protetto dal re di Francia, nel 1501 fu ugualmente spogliato dello stato da Cesare Borgia, che di quel sovrano era allora alleato; riebbe il principato solo dopo la morte di papa Alessandro VI. Per parare le pretese ...
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Signore di Piombino (m. 1405). Figlio di Iacopo I, e da lui associato; morto il padre (1398), si fece signore assoluto di Pisa per cederla, nonostante l'opposizione di Firenze, a Gian Galeazzo Visconti (1399), riservandosi Piombino, Suvereto, Scarlino, Buriano e le isole d'Elba, di Pianosa e di Montecristo, che formavano lo stato di Piombino. Dall'imperatore Venceslao ebbe il titolo di conte. Nel 1403 ...
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Signore di Piombino (m. 1441). Figlio di Gherardo Leonardo, gli successe nel 1405, sotto la reggenza della madre Paola Colonna (sorella di papa Martino V) e sotto la protezione dei Fiorentini (dal 1419). Approfittando della guerra tra Firenze e Lucca, si alleò con Genova e i Visconti. Alla sua morte la madre tenne ancora il governo per qualche anno (m. nel 1445); poi successe Rinaldo Orsini, marito ...
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Principe di Piombino (m. 1545). Succeduto al padre Iacopo IV nel 1510, sposò successivamente una nipote di Ferdinando il Cattolico, due sorelle Ridolfi, nipoti di Leone X, e infine Elena Salviati, cugina di Cosimo de' Medici. Quest'ultimo, approfittando dell'incapacità di A., finì per assumersi il compito di difendere Piombino da Turchi e Francesi con il proposito di appropriarsene, senza tuttavia ...
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Signore di Piombino (m. 1474). Figlio naturale di Emanuele, fu signore dal 1458. Ebbe titolo di conte e dalla madre, forse figlia spuria di re Alfonso, ebbe aggiunto al suo il cognome d'Aragona. Protesse l'agricoltura, il commercio, le arti e le lettere, ma fu dispotico e crudele ...
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Signore e principe di Piombino (n. 1581 - m. Genova 1603). Figlio di Alessandro, successe nel 1590 al padre ucciso in una congiura; visse quasi sempre a Genova, governando sotto la tutela del nonno don Pietro Mendoza, col titolo di principe dal 1594. Morì senza lasciare eredi ...
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appio1
àppio1 (o àpio) agg. [dal lat. melapium, gr. μηλάπιον]. – Denominazione di alcune varietà di mele, dette anche api: mele appie (e più comunem. mele appiole); melo appio (o appiolo), l’albero che le produce.