Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] lingua dell’uso pratico ufficiale; l’altra nasceva dall’ambito politico, militare e dal costume celebrativo funebre.
Dopo AppioClaudioCieco (censore nel 312 a.C.), poeta, oratore e giurista, con Livio Andronico (prima metà del 3° sec.) comincia ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] un secolo e mezzo prima), sia di una particolare ritualità (il tempio di Bellona, divinità sabina della gens di AppioClaudioCieco, viene da lui eretto in relazione con l’antichissima tomba della sua famiglia). Manca tuttavia un progetto organico di ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] ) l'Ara Massima entro il pomerio del Palatino, nel Foro Boario dove, nel 312 a. C., per ordine del censore AppioClaudioCieco era stato sostituito con un culto di Stato il culto privato delle famiglie dei Pinari e dei Potiri. Virgilio (Aen., viii ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] più di venti secoli, essa è ora visibile in un vicolo cieco davanti alla chiesa di S. Giorgio in Velabro e allo sbocco , 36). Fu condotta a R. nel 312 a. C. dai censori AppioClaudio e G. Plauzio Venoce da una sorgente presso le cave della Rustica a ...
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Appio
Àppio agg. [dal lat. Appius]. – Di opera dell’Italia antica fatta costruire dal censore Appio Claudio Cieco (4°-3° sec. a. C.): via A., strada romana con percorso in origine da Roma a Capua, successivamente prolungata fino a Benevento...
faber est suae quisque fortunae
⟨... sùe ku̯ìskue fortùne⟩ (lat. «ciascuno è artefice della propria sorte»). – Antica massima, che Sallustio attribuisce ad Appio Claudio Cieco, e che si suole citare per affermare che nella vita dell’uomo conta...