prassia
Coordinazione dei singoli movimenti che costituiscono un atto determinato, in quanto possono presentarsi normalmente (p. normale) o dar luogo a particolari disturbi. Si usa più frequentemente, [...] con lo stesso sign., come secondo elemento di parole composte (aprassia, disprassia, neuroprassia). ...
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Anatomista e neuropsichiatra (Vologda 1833 - Zurigo 1930); prof. di anatomia cerebrale a Zurigo, fondò un Istituto per le ricerche anatomiche sul cervello. Fece importanti ricerche sulla morfologia del [...] talamo ottico, del nucleo rosso e delle vie centrali ottiche e acustiche. Studiò l'afasia, l'aprassia e l'agnosia. ...
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Neurologo e psichiatra (Berlino 1833 - Kreuzlingen 1890), prof. di psichiatria a Berlino (1874). Autore di numerose e importanti ricerche di neurologia, psichiatria e anatomia: descrisse l'agorafobia e [...] stati ossessivi, rilevò per primo la mancanza del riflesso rotuleo nella tabe dorsale (segno di W.), studiò l'aprassia, alcuni nuclei mesencefalici (detti di W.-Edinger) e una forma di degenerazione epatolenticolare (pseudosclerosi di W.-Strümpell ...
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Westphal, Karl Friedrich
Neurologo e psichiatra tedesco (Berlino 1833 - Kreuzlingen 1890). Prof. di psichiatria a Berlino (1874). Autore di numerose e importanti ricerche di neurologia, psichiatria e [...] degli stati ossessivi, rilevò per primo la mancanza del riflesso rotuleo nella tabe dorsale (segno di W.), studiò l’aprassia. Nuclei di W.-Edinger: nuclei mesencefalici di origine del nervo oculomotore comune, individuati nel feto da L. Edinger e ...
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Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia [...] progressiva della memoria (amnesia) e da deficit cognitivi delle funzioni del linguaggio (afasia), dei movimenti finalizzati (aprassia) e del riconoscimento di oggetti e persone (agnosia). Dal punto di vista neuropatologico, a livello macroscopico ...
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prosopoagnosia
Incapacità di riconoscere persone note sulla base del loro viso (esse a volte vengono riconosciute, ma per il modo di vestire e altre caratteristiche); la voce invece viene subito riconosciuta. [...] si trova associata a sintomi di lesioni della parte basale dell’emisfero destro, come agnosia spaziale, aprassia costruttiva, aprassia dell’abbigliamento, deficit del campo visivo sinistro. In alcuni casi le lesioni sono bilaterali, nelle regioni ...
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amusia
Agnosia per la musica, che può riguardare sia il riconoscimento di una melodia nota, con il suo tono, timbro o ritmo, che l’armonia di un pezzo musicale; in partic., non si apprezzano più la durata [...] tonale di un determinato strumento. Nei musicisti l’a. è più facilmente diagnosticabile, e si può accompagnare a una aprassia musicale, cioè all’incapacità di leggere, produrre, scrivere, eseguire musica. L’a. è dovuta solitamente a lesioni del lobo ...
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LIEPMANN, Hugo
Agostino Palmerini
Neurologo, nato il 9 aprile 1863 a Berlino, morto ivi il 6 maggio 1925. Dal 1895 al 1899 fu assistente di C. Wernicke a Breslavia; nel 1904 ebbe la libera docenza in [...] studî di anatomia e di clinica del sistema nervoso, si rese particolarmente noto per i suoi studî sull'aprassia (v.).
Dei suoi scritti ricordiamo: Über Ideenflucht (Halle 1904); Über Störungen des Handelns bei Gehirnkranken (Berlino 1905); Drei ...
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WESTPHAL, Karl Friedrich
Vittorio Challiol
Neurologo e psichiatra, nato il 23 marzo 1833 a Berlino, morto il 27 gennaio 1890 a Kreuzlingen (Costanza). Studiò a Berlino, Heidelberg e Zurigo; nel 1858 [...] e anatomia: fissò i limiti clinici delle idee ossessive; descrisse l'agorafobia; studiò profondamente il problema dell'aprassia. Segno di W. è correntemente chiamato il riflesso rotuleo: la percussione del tendine del quadricipite femorale, al ...
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agrafia
Disturbo o assenza della capacità di scrivere. L’a. fa parte solitamente delle afasie motorie, associandosi frequentemente ad alcune di esse (in partic. a quelle del linguaggio): l’a. pura è [...] sulle altre: ciò è dovuto a disturbi della percezione spaziale. Tra le a. non afasiche vi sono le a. aprassiche (➔ aprassia), che si manifestano con mancanza di destrezza manuale nello scrivere lettere o parole in sé corrette, e le a. linguistiche ...
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aprassia
aprassìa s. f. [dal gr. ἀπραξία «inerzia», comp. di ἀ- priv. e tema di πράσσω «operare»]. – In medicina, incapacità di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo (per es., accendere una sigaretta), pur essendo integre l’intelligenza...
aprassico
apràssico agg. e s. m. (f. -a) [der. di aprassia] (pl. m. -ci). – Relativo all’aprassia, affetto da aprassia: sindrome a.; un soggetto a., e, come sost., è un a., gli aprassici.