aprassia
Carlo Caltagirone
Disturbo dell’organizzazione di un movimento non imputabile a un deficit di forza o di sensibilità. Il soggetto aprassico è in grado di contrarre i muscoli necessari per compiere [...] imitazione, in quanto pur sapendo cosa dovrebbero fare non sanno come eseguire il gesto. I pazienti affetti da aprassia ideativa, invece, non sapendo ‘cosa’ debbono fare, possono giovarsi del modello fornito dall’esaminatore e, dunque, migliorano la ...
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flusso dorsale
Serie di aree cerebrali e fibre nervose che hanno origine nella corteccia visiva primaria del lobo occipitale e terminano nel lobo parietale del cervello. Questo sistema è deputato all’analisi [...] e frontale; comporta quindi disturbi della percezione spaziale e della coordinazione visuo-motoria come, per es., l’aprassia costruttiva, il disorientamento topografico e il neglet unilaterale sinistro. Il motivo è che le aree associative parietali ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] musica che razionalmente, al di qua della sua realizzazione, invece lo appaga.
Al balbettamento, all'ecolalia, all'aprassia che caratterizzano tanta parte dell'arte contemporanea nata dalla rivolta contro le accademie e all'insegna dell'anarchismo ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] distanziandosene, prendendone coscienza, rappresentandoli in simboli. Quando questa funzione spirituale sia turbata (nell'afasia, nell'aprassia, nell'agnosia), l'uomo regredisce allo stato animale. La genesi del simbolo nella psiche infantile formerà ...
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aprassia
aprassìa s. f. [dal gr. ἀπραξία «inerzia», comp. di ἀ- priv. e tema di πράσσω «operare»]. – In medicina, incapacità di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo (per es., accendere una sigaretta), pur essendo integre l’intelligenza...
aprassico
apràssico agg. e s. m. (f. -a) [der. di aprassia] (pl. m. -ci). – Relativo all’aprassia, affetto da aprassia: sindrome a.; un soggetto a., e, come sost., è un a., gli aprassici.