Secondo l'etimologia, questa parola significa la mancanza o la soppressione della facoltà di sentire. Può essere perciò adoperata in senso molto ampio, riferendosi alla vita psichica, o alle funzioni organiche [...] nelle ferite e nelle operazioni. Gli antichi vantarono la mandragora, che veniva per lo più usata col vino (Dioscoride, Apuleio) aggiungendovi così l'azione dell'alcool. Celebre è pure la pietra di Menfi su cui sembra si versassero degli acidi ...
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PROPERZIO
Ettore Bignone
. Poeta latino, nato tra il 47 e il 46 a. C., morto circa il 16 o il 15 d. C. Dei tre nomina, ne conosciamo solo due: Sextus Propertius; il terzo, Aurelius, dato dai codici, [...] qualche punto assai letterario ma ove sono pagine fra le più commosse dell'amore antico. Cyntia è uno pseudonimo, che, ci dice Apuleio, sta per Hostia (secondo un'opinione possibile, ma incerta, la nipote del poeta Ostio), ma se finto è il nome, non ...
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Le province romane d'Africa
Sergio Rinaldi Tufi
Alessandro Campus
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Lungo il versante settentrionale del continente africano, fra le coste del Mare Nostrum o Mare Internum [...] lingua che nelle manifestazioni artistiche. D'altro canto, le parole di s. Agostino trovano riscontro in un passo dell'africano Apuleio, il quale, nella seconda metà del II sec. d.C., dice, parlando del proprio nipote: Loquitur nunquam nisi Punice et ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] Vallicelliana di Roma), e dalla prefazione in lode di Platone di Andrea Bussi, vescovo di Aleria, all'edizione di Apuleio, pubblicata a Roma il 28 febbr. 1469, aveva fatto diffondere un opuscolo Contra Platonem ex doctorum auctoritate (ms. VII ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] la formazione filosofica dei primi autori cristiani è dovuta, in larga misura, agli esponenti di quel p. medio (Plutarco, Gaio, Albino, Apuleio, Attico, nel II secolo; Massimo di Tiro e Numenio alla fine del secolo stesso) in cui già si delineano i ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] L. fu il codice che conserva l'opera di Celso con altri minori trattati medici tra cui il De herbis dello Pseudo Apuleio, scoperto intorno alla metà del 1427 nella basilica di S. Ambrogio (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 73, 1), oltre a un ...
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passione
Antonio Lanci**
Il termine, usato soprattutto nel Convivio, vale " sofferenza ", sia in senso fisico che psichico, ma vale più spesso " qualità o moto dell'animo ".
La dottrina dantesca della [...] su di esse governi la ragione rafforzata dalla grazia. Secondo Agostino, la traduzione di πάθος con passio si deve ad Apuleio (Civ. IX 4). Tommaso fa propria la dottrina aristotelica, specie nella sua lucida expositio dell'Etica a Nicomaco, ben nota ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] X-XVI), Seneca (libro XVII, nel quale continua la confusione tra i due Seneca), Vitruvio, Asconio Pediano, Quintiliano, Apuleio, Boezio, Prisciano, Macrobio, Isidoro e altri.
Ciascun libro è introdotto da una prefazione e chiuso da una sintesi; la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Scuola di Chartres e la riscoperta di Platone
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel generale rinnovamento sociale e [...] platonica indiretta, ricoprono un ruolo importante i mediatori del neoplatonismo antico e medievale: Cicerone, Seneca, Apuleio, Lattanzio, ma soprattutto Macrobio, Marziano Capella, Calcidio e Boezio. Mentre il platonismo dei Commentarii di ...
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TEBALDO
Laura Biondi
(Thebaldus, Tebaldus). – A un autore di questo nome è ascritto un trattato sulla quantità delle prime sillabe aperte nelle parole latine noto da codici datati, al più presto, all’XI [...] accomuna Tebaldo ad autori di «artes lectoriae» (Aimerico, Siguino, «magister Willelmus») e di testi ortografici (Ps. Apuleio), sensibili alle esigenze della performance orale rappresentata dalla «plana lectio» e della scrittura in funzione di questa ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...