TERZAGHI, Nicola
Filologo classico, nato a Bari il 7 luglio 1880; è stato professore di lingua e letteratura latina (dal 1929) prima nell'università di Torino, poi di Firenze.
Oltre a commenti a varî [...] edizioni critiche di Lucilio (1928), Ampelio (1947), Petronio (testo, trad. e comm. in collab. con G. A. Cesareo, 1950), Apuleio (Metamorfosi, 1954) e specialmente di Sinesio di Cirene (Inni, 1939; Opuscoli, 1944). Ha scritto anche una Storia della ...
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Tipografo in Ingolstadt (m. 1511), attivo a Milano dal 1477 (il primo prodotto è il Virgilio del 1478). Fu associato con Ulrich Scinzenzeler fino al 1488. L'officina fu assai attiva, ma la qualità delle [...] del Messale Romano 1480, 1481, 1482) e i testi giuridici; non mancano però le edizioni di classici latini (oltre a Virgilio, Sallustio, Svetonio, Cicerone, Giustino, Apuleio, Lucano) e le opere in volgare (come il Filocolo di Boccaccio, 1478). ...
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LABIENO, Tito (T. Labienus; il nome Atius che si è attribuito a L., è frutto di un'ipotesi tarda e arbitraria)
Gaetano Mario Columba
Generale romano. Nato poco dopo il 100 a. C., appare sulla scena politica [...] a scuotere l'autorità del Senato, e a questo scopo chiamò in giudizio C. Rabirio Postumo, come autore dell'eccidio di L. Apuleio Saturnino avvenuto 37 anni innanzi. Forse in quell'anno stesso, L. fondò Cingulum nel Piceno, di dov'era nativo (oggi ...
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Tipografo-editore e libraio originario di Ferrara. Iniziò l'attività di stampatore a Bologna nel 1503; nel 1505 era a Venezia, ove stampò fino al 1541 circa, anche associato con il tipografo Vincenzo de [...] vasta: opere di autori italiani (Boiardo, Pietro Aretino, Ariosto, ecc.), traduzioni in volgare di autori latini (Apuleio, 1519; Virgilio, 1528), scritti di carattere popolare, come stampe religiose, operine da calligrafia, trattati di aritmetica ...
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Filosofo della prima metà del I sec. a. C., prima accademico e scolaro di Antioco di Ascalona, poi, attraverso gli studî a cui dovette indurlo l'ecletticismo di Antioco, passato alla scuola peripatetica. [...] , proponendo quei formalistici e poco acuti accrescimenti nel numero delle forme dei sillogismi di cui parla lo pseudo Apuleio (Περὶ ἑρμ., 13). Altri frammenti attestano che si occupò anche di ricerche storiche e naturalistiche.
Per i frammenti ...
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Scrittore greco di Efeso (probabilmente seconda metà del sec. 2º d. C.) di cui ci è poco nota la vita; appartiene alla seconda sofistica. È autore del romanzo: Le [avventure] Efesiache (᾿Εϕεσιακά) in 5 [...] sua giovane sposa Abrocome, che si ricongiungono dopo infinite disavventure. Il primo libro contiene testimonianze interessanti sulla vita religiosa a Efeso; e Iside ha nel racconto una parte paragonabile a quella che ha nelle Metamorfosi di Apuleio. ...
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Importante personaggio politico romano e insigne oratore del torbido periodo che va dalla guerra giugurtina alla morte di Silla. La sua nascita va posta circa l'anno 136 a. C. Cominciò la sua carriera, [...] . Tribuno del popolo nel 104 a. C., propose una legge agraria che non ebbe esito favorevole; nel 100 scese in armi contro Apuleio Saturnino, e al più tardi nel 96 fu pretore. Fu nominato console nelle elezioni del 92 a. C.; poi, entrato in carica ...
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BLÜMNER, Hugo
E. Lissi
Filologo ed archeologo (Berlino 1844 - Zurigo 1919). Ebbe come maestri all'Università di Berlino August Boeckh, Gustav Droysen, Theodor Mommsen. Si laureò con una tesi su Luciano [...] ad autori greci e latini, quali Sofocle, Teofrasto, Teocrito, Luciano, Pausania, Terenzio, Orazio, Persio, Stazio, Seneca, Gellio, Apuleio. Notevolissimi i suoi studî sulle metafore (Metapher bei Herodot, "Neue Jahrb. Phil.", 1891; Über Gleichnis und ...
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Scrittore latino di Cartagine (inizio sec. 5º d. C.); autore di un'opera enciclopedica in nove libri, De nuptiis Mercurii et Philologiae, in forma di favola mitologica misticheggiante. Nei primi due libri [...] parti poetiche sono usati, e con bravura, numerosi metri classici. Per la favola la fonte principale sono le Metamorfosi di Apuleio; per la parte enciclopedica dovette certo risalire all'opera di Varrone, oltre che a scritti speciali tardi. M. C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove religioni e culti misterici
Lara Sbriglione
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani hanno sempre integrato nella propria religione [...] più divinità greche e romane, ritenute analoghe le une alle altre per le loro funzioni. Questo spiega perché Iside viene definita da Apuleio (Metamorfosi, XI, 5,1) la dea dai mille aspetti e dai mille nomi.
Il culto di Iside si diffonde prima nelle ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...