Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] , la f. appare profondamente inserita in un contesto cerimoniale di natura catartico-espiatoria, come risulta dalla testimonianza di Apuleio, relativa ai sacerdoti itineranti della Dea Siria, o da quella di Plutarco sulle f. inflitte ai fedeli ...
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Canonico di Saint-Omer (sec. 11º-12º), la cui vita ci resta ignota; è autore di numerose poesie latine tra cui: Contra simoniam, in esametri, sulla venalità dell'alto clero della curia romana; la satira, [...] filium suum adamavit, reminiscenza, in esametri leonini, del dramma di Fedra e Ippolito, in parte dipendente da una storia di Apuleio; il De laude Flandriae, breve elogio della sua terra; e infine, forse Vita Pilati, che rielabora in versi (esametri ...
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Nacque, nel 1440 o nel 1441, da Giovanni Boiardo e da Lucia Strozzi, a Scandiano in quel di Reggio, feudo comitale della sua famiglia. Con la madre si recò ancora bambino a Ferrara, dove crebbe agli studi [...] Storie di Erodoto (Venezia 1533), della Ciropedia di Senofonte (inedita), dell'Asino di Luciano (Venezia 1533); dell'Asino d'oro di Apuleio (Venezia 1508 e 1534); delle Vite di Cornelio Nepote (Bologna 1835 a cura di D. Guerrini e C. Ricci), sebbene ...
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BIANCHINI (Blanchinus), Bartolomeo
Gianni Ballistreri
Figlio, secondo il Dolfi, di Iacopo e di Dionea Bargellini, nacque a Bologna, ove fiorì tra la fine del sec. XV e gli inizi del secolo seguente. [...] sul carattere e il tenore di vita del discepolo dà il Beroaldo nel suo commento al l. X dell'Asino di Apuleio, dove, oltre a esaltarne le qualità fisiche e morali, lo ricorda come amico fraterno d'artisti, specialmente pittori, e collezionista di ...
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FORTINI, Pietro
Letterio Di Francia
Novellatore e commediografo senese (1500-1562 circa), ascritto alla congrega dei Rozzi; si compiacque, nel suo ampio novelliere, di descrivere le più sconce lascivie.
L'opera [...] , molte liriche e la narrazione in versi sciolti alquanto prosaici della favola di Amore e Psiche, tolta da Apuleio. Questo ricco materiale, utilissimo alla storia del costume senese, appare collegato insieme da una vasta quanto complicata cornice ...
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Scrittore spagnolo del sec. XVI, vissuto quasi sempre in Italia. Vestito l'abito ecclesiastico, passò a Roma, che lasciò nel 1528 per Venezia, dove pubblicò El retrato de la Lozana andaluza, ch'egli assicura [...] linguaggio licenzioso e lubrico, per i rapporti con la vita e la cultura italiane. La Celestina e l'Asino d'oro d'Apuleio sono le fonti letterarie a cui il D. attinge con maggiore larghezza; ma la spregiudicatezza morale e l'oscenità della sua prosa ...
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MADAUROS (Madauros è la forma più corretta del nome, non Madaura; in greco Μάδουρος, oggi Mdaourouch)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa, situata al confine fra la Numidia e la Getulia, cioè al limite [...] fu dedotta una colonia di veterani: da allora il suo nome fu: Colonia Flavia Augusta Veteranorum Madaurensium. Fu la patria di Apuleio, a cui soprattutto dobbiamo le notizie ora date circa la storia più antica della città.
Fino al principio del sec ...
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PACHEL, Leonardo
Tammaro De Marinis
Tipografo, che esercitò l'arte sua a Milano prima in società con Ulrich Scinzenzeler, dal 1477 al 1488, poi da solo, a cominciare dal 27 marzo 1488. Nacque a Ingolstadt [...] e Guerin Meschino (1482); circa 70 da solo, principalmente opere giuridiche e classici come Svetonio, Cicerone, Giustino, Apuleio, Lucano. Ricorderemo anche il rarissimo Tractato de canto figurato del Caza (1492), il solo esemplare conosciuto delle ...
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MANCINI, Augusto
Filologo e storico nato a Livorno il 2 marzo 1875. Docente di lingua e letteratura greca (libero docente a Pisa nel 1898) e paleografia greca e latina nelle università di Messina e di [...] greca (za ed., Milano 1937); nel campo delle lettere latine su Virgilio, Orazio, Giustino, Persio, Lattanzio, sullo Pseudo-Apuleio. Esperto paleografo si deve a lui l'inventario di numerosi fondi di manoscritti, fra i quali importanti i Codices ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] (op. cit., tav. 54, n. 326); Domus di Amore e Psyche, cerchi e ottagoni mistilinei (op. cit., tav. 58, n. 48); Domus di Apuleio, dischi e quadrati a lati concavi (op. cit., tav. 51, n. 145); ovoli (op. cit., tav. 49, n. 144); scudo ruotante con testa ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...