Dal pulviscolo dorato che le pagine di Qui il sentiero si perde di Peské Marty sprigionano di fronte agli occhi ammirati del lettore, nimbo denso di pollini luminosi e preziosissimi capaci di nutrire, [...] , la forma romanzesca diviene corposamente variegata e molteplice, capace di modulare ritmi e melodie diversissimi: la prosa di Apuleio e gli slanci del Cantico, il rigore buddista e la sensualità persiana. Sfumature che la bravura del traduttore ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
APULEIO (Apuleius)
G. Sena Chiesa
Scrittore romano del II sec. d. C. Di A. esiste una tarda immagine sul diritto di un contorniato (v.). La testa è di profilo, di aspetto giovanile. I capelli ondulati scendono a larghe ciocche sulle spalle...