ZANOBI da Strada
Valentina Rovere
ZANOBI (Zenobi, Zenobio) da Strada. – Nacque nel 1312 a Strada dell’Impruneta, a qualche chilometro da Firenze, da Giovanni di Domenico Mazzuoli da Strada (che non [...] due testimoni più significativi, latori entrambi di testi estremamente rari: il codice 29.2 dell’inizio del XIII secolo con Apuleio (Apologia; Metamorphoseon libri; Florida) e il manoscritto 68.2 della fine dell’XI secolo che tramanda, oltre ai testi ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] fantasiose (dall'Ovidio delle Metamorfosi e delle Eroidi), più drammatiche (da Seneca tragico) o più spregiudicate e pittoresche (da Apuleio).
Da Napoli s'allontanava il B. per rientrare a Firenze nella casa del padre (che frattanto si era trasferito ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] con Beroaldo senior è attestato, oltre che da lui, anche dallo stesso Beroaldo senior, che nel l. IX dei suo commento ad Apuleio scrisse un elogio di B., e da Erasmo da Rotterdam che, nel Ciceronianus, colloca il B. tra i ciceroniani, a differenza ...
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BARZIZZA, Cristoforo
Paolo Sambin
Dal giurisperito Antonio (o Antoniolo detto Senino) il B. nacque a Bergamo, probabilmente nell'ultima decade del secolo XIV. Rimasto privo del padre in tenera età (tra [...] nel Quattrocento, in Atti d. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, LXXVI (1916-17), p. 213; A. Mancini, Un codice di Apuleio di C. B., in Bollett. di filol. classica, XXXIII (1926-27), pp. 229-231; L. Bertalot, Eine Sammlung paduaner Reden des XV ...
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MICHELOZZI, Bernardo
Paolo Pellegrini
– Figlio dello scultore e architetto Michelozzo di Bartolomeo e di Francesca Galigari, nacque prima del 13 ag. 1455, data in cui il suo nome venne annotato nel [...] forse l’attuale Plut., LIX, 43 della Biblioteca Medicea Laurenziana), quindi «Euripide e parte di Pindaro e parte di Homero [ …] Apuleio in lettera longobarda e Silio Italico»; nel 1484 «Cleomede et Euclide in papiro de’ libri furon di Demetrio [scil ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] più che il poeta nella prefazione non se ne attribuisce la paternità. Alla conclusione del libro X, quando il racconto di Apuleio volge alla fine, il B. innesta nel volgarizzamento un sunto assai libero del (ύκιος di Luciano - ricavato, al solito, da ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] lo Studio di Bologna (1494-95) lesse due degli autori più importanti per la scuola filologica bolognese, cioè Plauto e Apuleio. Nel 1495 Pio soggiornò per un breve periodo a Ferrara ospite del monaco cistercense, e amico di Ariosto, Severo Varini ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] piena attività: il 15 gennaio di quell'anno il Senato gli accordava privilegio di stampa e vendita per commento all'Asinus aureus di Apuleio, elaborato da Filippo Beroaldo, congiuntamente a quello per "certi messaletti piccoli secondo la corte". Dell ...
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VIZZANI, Pompeo
Ottavia Niccoli
VIZZANI (Vizani), Pompeo. – Figlio secondogenito di Camillo di Giasone e di Elisabetta di Pompeo Bianchini, entrambi di nobili famiglie bolognesi, nacque a Bologna il [...] e altre pubblicate dopo la morte, probabilmente su sollecitazione del fratello Giasone: la traduzione dell’Asino d’oro di Apuleio, che ebbe particolare fortuna e fu ripetutamente stampata a Venezia sino agli inizi del Settecento, un Compendio della ...
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GIARRATANO, Cesare
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Popoli (Pescara) il 24 luglio 1880 da Salvatore e da Ida Carradori.
La famiglia doveva essere agiata, perché risulta che una certa larghezza [...] pp. 159-183; T. Petronio Arbitro, Cena Trimalchionis, Pisis 1937; P.C. Tacito, Historiarum libri I-V, Romae 1939; Apuleio, Cupido e Psiche, Roma 1942; M.V. Marziale, Epigrammaton libri XIV, Augustae Taurinorum 1944 (le edizioni parziali erano uscite ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...