CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] : Aoristo greco, Torino 1889; Note quintilianee, Padova 1903; De elegia Romanorum amatoria, Roma 1907; Ilprologo delle Metamorfosi di Apuleio, in Riv. di filol. … classica, XLIII (1915), pp. 1-33; Luciano - Il Pescatore e alcuni dialoghi dei morti ...
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BIANCARDO (Blancardo, Brancardi, Bianchi), Ugolotto
Terenzio Sartore
Nobile parmense, nacque verso la metà del sec. XIV da Antonio e da Caterina Lupi della casa dei marchesi di Soragna. Viene ricordato [...] i suoi amici l'umanista vicentino Antonio Loschi e a Verona, discutendo col Marzagaia di lettere, si professava ammiratore di Apuleio. Ebbe quattro figlie, Giovanna, Caterina, Agnese e Palma, tutte naturali.
Fonti e Bibl.: G. B. Verci,Storia della ...
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FORZETTA, Oliviero
Laura Gaffuri
Figlio di Nicolò, nacque a Treviso nel 1299 o nel 1300, negli anni della signoria caminese, ultimogenito dopo Giacomo e Simona.
La sua famiglia si era stabilita a Treviso [...] erano elencati anche codici di contenuto sia classico (Ovidio, Cicerone, Livio, Sallustio, ma anche Orazio in più copie, Apuleio, Frontino, Seneca, ecc.) sia medievale (da Beda e Alcuino, ai commenti di Tommaso e Averroè, alle opere più importanti ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] Vallicelliana di Roma), e dalla prefazione in lode di Platone di Andrea Bussi, vescovo di Aleria, all'edizione di Apuleio, pubblicata a Roma il 28 febbr. 1469, aveva fatto diffondere un opuscolo Contra Platonem ex doctorum auctoritate (ms. VII ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] L. fu il codice che conserva l'opera di Celso con altri minori trattati medici tra cui il De herbis dello Pseudo Apuleio, scoperto intorno alla metà del 1427 nella basilica di S. Ambrogio (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 73, 1), oltre a un ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] X-XVI), Seneca (libro XVII, nel quale continua la confusione tra i due Seneca), Vitruvio, Asconio Pediano, Quintiliano, Apuleio, Boezio, Prisciano, Macrobio, Isidoro e altri.
Ciascun libro è introdotto da una prefazione e chiuso da una sintesi; la ...
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TEBALDO
Laura Biondi
(Thebaldus, Tebaldus). – A un autore di questo nome è ascritto un trattato sulla quantità delle prime sillabe aperte nelle parole latine noto da codici datati, al più presto, all’XI [...] accomuna Tebaldo ad autori di «artes lectoriae» (Aimerico, Siguino, «magister Willelmus») e di testi ortografici (Ps. Apuleio), sensibili alle esigenze della performance orale rappresentata dalla «plana lectio» e della scrittura in funzione di questa ...
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PINO, Giovan Battista
Pietro Giulio Riga
PINO, Giovan Battista. – Sono ignoti data e luogo di nascita, sebbene quest’ultimo possa essere collocato con buon margine di certezza a Benevento.
Restano molti [...] dell’asino, simbolo di una tradizione consolidata (il cui capostipite riconosciuto da Pino stesso è l’Asino d’oro di Apuleio). Nel dialogo Toledo (paragonato per la sua statura minuta a un «asino piccino simile a quei di Sardegna», Pino, 1982 ...
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MAJORANA (Maiorana, Mayorana), Cristoforo
Valentina Sapienza
Di questo miniatore, originario di Napoli, non si conosce l'anno di nascita. Se ne ipotizza la formazione e una lunga permanenza (1465-80 [...] (III) d'Acquaviva.
Si ricordano in particolare il Temistio, Paraphrasis in Aristotelis Physicae Hermolao Barbaro interprete, e l'Apuleio, Opera (Napoli, Biblioteca oratoriana dei Girolamini, Mss., CF.3.4, CF.3.7), quest'ultimo dello stesso torno ...
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FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] petrarchesca della fine del '400 - le proprie pene d'amore. Il venerdì alle novelle si sostituiscono versi e si narra, di Apuleio, la favola di Amore e Psiche, mentre il sabato viene dedicato alla cura del corpo e la domenica al culto religioso ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...