Scrittore ellenistico, forse del 2º sec. a. C., autore di una raccolta di racconti (Favole milesie), di cui abbiamo un solo frammento, e che furono tradotti in latino, o rielaborati, dall'annalista L. [...] Cornelio Sisenna (1º sec. a. C.), imitato poi da Apuleio. ...
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Storico italiano della letteratura latina (Catania 1878 - Roma 1957); prof. dal 1915, insegnò nelle università di Messina, Pisa e Padova di cui fu anche rettore (1943); socio nazionale dei Lincei (1946). [...] Tra le sue opere, oltre le edizioni critiche di Apuleio (De Magia), Ovidio (Ars Amatoria), Arnobio (Adversus nationes), particolarmente importanti le monografie su Marziale (1914), Seneca (1920), Giovenale (1921), Fedro (1923), Tacito (1924), ...
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Filosofo platonico della prima metà del sec. 2º d. C. Fu uno dei rappresentanti più notevoli del cosiddetto medio platonismo. Delle sue lezioni (῾Υποτυπώσεις Πλατωνικῶν δογμάτων "Lineamenti delle dottrine [...] di Platone"), pubblicate in nove libri dal suo scolaro Albino, sappiamo qualcosa da Albino stesso, da Apuleio e dall'anonimo autore del commentario al Teeteto platonico. ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] commenti ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano ...
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Pittore (n. Copenaghen 1743 - m. presso Frederiksdal 1809). In Italia, tra il 1772 e il 1777, studiò le opere d'arte dell'antichità e i maestri del Cinquecento. Famosa era la sua decorazione del castello [...] Christiansborg, poi distrutta. Altre opere notevoli, le scene dell'Andria di Terenzio e i quadri dell'Asino d'oro di Apuleio (gall. di Copenaghen). L'A., che attese anche all'architettura, fu il maggior esponente del neoclassicismo in Danimarca nella ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] e la dissolutezza dei costumi. Scrisse, parte in prosa parte in versi, il Satyricon, considerato, con le Metamorfosi di Apuleio, l'unico «romanzo» della letteratura latina.
Vita
Autore di una satira menippea in molti libri, dal probabile titolo di ...
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Erudito e filologo francese (Ginevra 1559 - Londra 1614); insegnò greco a Ginevra, poi a Montpellier e a Parigi chiamatovi da Enrico IV. Passò poi in Inghilterra, ben accetto a Giacomo I, che lo adoperò [...] in Inghilterra, come già in Francia, incontrò forti contrasti per le sue polemiche religiose. Diede edizioni fra gli altri di Apuleio, Polibio, Strabone, fu autore di traduzioni famose e d'un commento a Diogene Laerzio e ad Ateneo. Il figlio Étienne ...
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Scrittore inglese (Wimbledon 1895 - Maiorca 1985). Poeta, saggista e narratore prolifico, raggiunse fama mondiale con i romanzi storici I, Claudius (1934; trad. it. 1935) e Claudius the God (1934; trad. [...] produzione poetica in cui confluirono temi mutuati dal suo interesse per la psicologia dell'inconscio. G. ha anche tradotto da Apuleio, Lucano e Svetonio e curato un dizionario di mitologia greca, The greek myths (2 voll., 1955-62).
Vita
Compì gli ...
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Latinista italiano (Chieti 1907 - Roma 2000), prof. di letteratura latina nelle univ. di Catania (1940-42) e di Torino (1942-47), di grammatica greca e latina (1947-48) e poi di letteratura latina nell'univ. [...] e articoli su riviste, si ricordano fra le opere principali: Il Satyricon di Petronio (2 voll., 1933); La novella di Apuleio (2a ed. 1942); Virgilio (1945); Una nuova ricostruzione del De poetis di Svetonio (1950); Tacito (1951); Storia del teatro ...
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Pittore e disegnatore inglese (Ginevra 1866 - Londra 1931). Dopo aver studiato nella scuola d'arte di Lambeth si perfezionò nella tecnica della xilografia con W. H. Hooper (1834-1912), dotato incisore [...] Vale Press che, fino al 1903, pubblicò all'incirca ottanta volumi di autori classici e contemporanei (Longo Sofista, Apuleio, J. Milton, W. Blake, O. Wilde, ecc.), preziosamente curati nella grafica e nell'illustrazione, espressione significativa del ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...