Secondo una leggendaria passio, M. e il suo servo A. sarebbero stati martiri sotto Tiberio a Capua; la tradizione agiografica lega questa città a M. ma non conosce A., onde è difficile ricostruire le figure dei due martiri, spesso confusi con altri omonimi. M. è commemorato nel Martirologio geronimiano il 7 ott. (alla stessa data i due nomi sono commemorati nel Sacramentarium gelasianum) ...
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Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono [...] perché emergono improvvisamente a terrorizzare i viventi al di fuori di qualsiasi regola festivo-calendariale. L’incontrollabilità delle l. si manifesta negli effetti psichici deleteri subiti dalla vittima: ...
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ZENO, santo
Pio Paschini
, Fu vescovo di Verona in un periodo di tempo che si può stabilire press'a poco tra il 356 e il 380; è ricordato da S. Gregorio Magno (Dialog., III, 39) e celebrato come taumaturgo. [...] Fu africano d'origine e ciò spiega come nelle sue opere la lingua ci presenti reminiscenze di quella di Apuleio.
Ci restano di lui in due codici del sec. VIII e del IX, 93 tractatus o prediche distinte in due libri, in forma per lo più parenetica, ma ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] , la f. appare profondamente inserita in un contesto cerimoniale di natura catartico-espiatoria, come risulta dalla testimonianza di Apuleio, relativa ai sacerdoti itineranti della Dea Siria, o da quella di Plutarco sulle f. inflitte ai fedeli ...
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Canonico di Saint-Omer (sec. 11º-12º), la cui vita ci resta ignota; è autore di numerose poesie latine tra cui: Contra simoniam, in esametri, sulla venalità dell'alto clero della curia romana; la satira, [...] filium suum adamavit, reminiscenza, in esametri leonini, del dramma di Fedra e Ippolito, in parte dipendente da una storia di Apuleio; il De laude Flandriae, breve elogio della sua terra; e infine, forse Vita Pilati, che rielabora in versi (esametri ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] di una salvezza individuale dopo la morte; e quando questa si dà, come nel caso del Lucio delle Metamorfosi di Apuleio, ciò non avviene con la concentrazione e l’ossessione riscontrabili nel caso dell’annuncio cristiano, che ha nella risurrezione dei ...
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BALBI (Balbo, Barbo), Pietro
Alessandro Pratesi
Nacque nel 1399 a Pisa, sebbene la maggior parte degli autori - perpetuando un errore dell'Ughelli, che ebbe probabilmente a confonderlo con l'omonimo [...] Pietro in Vincoli, e pubblicato a Roma nel 1469 "in domo Petri de Maximo", insieme con il testo delle Metamorfosi di Apuleio a cura di Giovanni di Andrea, con una prefazione di Giannandrea de' Bussi, vescovo di Aleria (seguirono altre edizioni a Roma ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...]
In editio princeps curò: le Epistolae di S. Girolamo (Audiffredi, pp. 12-14; Indice Generale degli Incunaboli [I.G.I.], 4733); Apuleio (Audiffredi, pp. 17-19; Gesamtkatalog der Wiegendrucke [G.K.W], 2301); Gellio (Audiffredi, pp. 19-20; I.G.I., 4186 ...
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VITTORE III, beato
Cristina Colotto
Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre fu ucciso dai Normanni, mentre dai [...] , accanto a opere di patristica, liturgia, omiletica, anche autori classici rari nel Medioevo quali Tacito, Frontino, Giovenale, Apuleio. A ciò si aggiunga l'intensa attività costruttiva di Desiderio, che avrebbe trovato la sua esplicazione più alta ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] Psiche
Amore - così Eros venne chiamato dai Romani - è, con Psiche, il protagonista di una celebre favola che lo scrittore latino Apuleio (2° secolo d.C.) ha inserito nelle Metamorfosi.
Psiche è la figlia di un re. La sua bellezza suscita la gelosia ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...