Comune della prov. di Udine (36,8 km2 con 3487 ab. nel 2007).
Colonia fondata dai Romani nel 181 a.C. nel paese dei Carni; rinforzata e ingrandita più volte, dal 90 a.C. divenne municipio. Quartiere invernale di legioni e luogo di soggiorno imperiale, nel Basso Impero fu sede del prefetto della flotta veneta, ma alla fine dell’Impero tornò a essere una fortezza. Devastata da Attila nel 452, fu abbandonata ...
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Udine Comune del Friuli-Venezia Giulia (57,17 km2 con 100.170 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Il nucleo urbano si allarga attorno a una piccola altura morenica, su cui sorge il castello, e, dopo [...] tessuto di medie e piccole aziende, attive nei settori metalmeccanico, alimentare e poligrafico editoriale.
Fondata dal patriarca d’Aquileia Bertoldo di Merania (1218-50), fu subito abitata da mercanti toscani ed ebbe ordinamenti comunali. Verso la ...
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Comune della prov. di Udine (3,5 km2 con 792 ab. nel 2008), situato nella bassa pianura friulana.
Di fondazione romana, possedimento del patriarca di Aquileia in epoca medievale, il luogo è stato il crocevia [...] di scambi tra la cultura veneto-latina e il mondo slavo, tedesco, ungherese.
Durante la Seconda guerra mondiale a Visco fu attivo un campo di concentramento per internati civili, in cui tra il 1941 e ...
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Comune della prov. di Gorizia (34,7 km2 con 77056 ab. nel 2008).
Antica stazione militare romana, fortificata dai Longobardi nel 610. Ottone II ne investì il patriarca di Aquileia (10° sec.) e da allora [...] fu contesa come via di accesso a Gorizia; incamerata con la contea di Gorizia dagli Asburgo, che ne dovettero difendere il possesso dagli attacchi di Venezia, nel 15° sec. ottenne la prima carta comunale.
Nel ...
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Comune della prov. di Pordenone (69,1 km2 con 11.804 ab. nel 2008).
Probabilmente è la romana Celina; castrum in età medievale, nel 10° sec. fu dei patriarchi di Aquileia, che la infeudarono (13° sec.) [...] a una famiglia locale; nel 1420 passò a Venezia ...
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(ted. Pontafel) Comune della prov. di Udine (97,7 km2 1607 ab. nel 2008). Situato a 568 m s.l.m. alla confluenza del torrente Pontebbana nella Fella, su un’importante strada che già in età romana univa [...] P., nel Medioevo fonte molto ambita di rendite, passò dal vescovo di Belluno ai signori di Moggio Udinese, ai patriarchi di Aquileia e infine ai conti di Prampero, che successivamente la cedettero a Venezia. All’inizio del 16° sec. l’Austria aprì la ...
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Comune della prov. di Gorizia (115,1 km2, in gran parte acque interne, con 8663 ab. nel 2008). Sorge su un’isola al margine della laguna a cui dà nome (Laguna di G.) ed è collegata alla terraferma da una [...] da parte degli Unni (453), vi si riversarono gli abitanti di questa città. Allora G. ospitò il patriarca di Aquileia, che vi si fissò stabilmente con la venuta dei Longobardi (568). Nel 606, dopo la morte dell’arcivescovo Severo, si ebbe, accanto ...
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Nome di due strade dell’Italia antica costruite (132 a.C.) dal console romano Publio Popilio Lenate (oppositore di Tiberio Sempronio Gracco); una collegava Capua a Reggio di Calabria, l’altra univa il [...] Rubicone con il territorio a N di Aquileia. ...
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Antica provincia dell’Impero austro-ungarico. In epoca romana fu aggregata alla provincia di Pannonia; appartenne poi agli Sloveni (6° sec.), agli Avari e al ducato di Baviera. Dopo un breve periodo d’indipendenza [...] (10° sec.) passò ai patriarchi di Aquileia (11° sec.), quindi ai duchi di Carinzia e di Gorizia (13° sec.). Gli Asburgo la occuparono dal 1335 al 1809, quando entrò a far parte delle Province Illiriche nell’impero di Napoleone. Riconsegnata all’ ...
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aquileiese
aquileiése agg. e s. m. e f. – 1. Di Aquileia, centro in provincia di Udine; abitante o nativo di Aquileia. 2. Come s. m., nome delle monete d’argento coniate dai patriarchi di Aquileia dal sec. 12° al 15°.
ossidione
ossidióne (o obsidióne; raro ossedióne) s. f. [dal lat. obsidio -onis, der. di obsidere «assediare», comp. di ob- e sedere «sedere, stare»], letter. ant. – Assedio: lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara...