MOKALLA (al-Mukallā: A. T., 91)
La città rivierasca più importante della costa araba meridionale dopo Aden, capitale dell'omonimo sultanato, a 14° 31′ N. e 49° 7′ E.; è costruita parte su un piccolo promontorio [...] roccioso, parte a nord di questo, sulla riva nord-orientale della baia di Mokalla, alla base di una dorsale collinare di calcari rossastri (m. 91), sormontata da quattro bianche torri. La sezione settentrionale ...
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arabofobia
s. f. Avversione e risentimento nei confronti dei costumi e della cultura araba.
• «i francesi stanno ritrovando il piacere della lotta di classe. L’islamofobia è diventata una caratteristica [...] (Alessandro Pansa intervistato da Fabrizio Caccia, Corriere della sera, 11 gennaio 2016, p. 3, Primo piano).
- Composto dal s. m. e agg. arabo con l’aggiunta del confisso -fobia.
- Già attestato nella Stampa del 25 agosto 1941, p. 6, Ultime notizie. ...
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Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di [...] e paesaggi del Sud, 1960; Abbozzi e profili, 1960; Tra Mimnermo e Solone. Pagine stravaganti di un arabista, 1968; L'arabista petulante, 1972; Uomini del mio tempo, 1987). Redattore dell'Enciclopedia Italiana, del Dizionario Enciclopedico e del ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] distinte di questo periodo sono i tre fratelli Ibn al-‛Assāl, dei quali Abū'l-Faraǵ Hibat Allāh è l'autore della recensione araba della Bibbia, della quale abbiamo parlato sopra, aṣ-Ṣafī Abū'l-Faḍā'il è il raccoglitore d'un famoso nomocanone di cui è ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Herbert Eisenstein
Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Gli scritti arabi di zoologia e zoografia redatti tra [...] della vita degli animali) di al-Damīrī (m. 808/1405).
Il primo testo, che si deve a uno dei più famosi scrittori arabi di prosa, Abū Uṯmān ῾Amr ibn Baḥr al-Ǧāḥiẓ, mutazilita originario di Bassora (nell'attuale Iraq), è ispirato a fonti greche come ...
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NABATEI (gr. Ναβαταῖοι; lat. Nabateni)
Giorgio Levi Della Vida
Popolazione e stato di origine araba, con centro nella città di Petra a SE. del Mar Morto, che negli ultimi tre secoli a. C. e nel primo [...] est della Palestina (l'odierna Transgiordania), un lungo tratto della costa del Mar Rosso (il paese dei Madianiti) e l'Arabia occidentale fino alla città di el-Ḥiǵr (odierna Madā'in Ṣāliḥ), estremo punto meridionale del loro regno. Le notizie che si ...
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Orientalista italiano (Roma 1886 - ivi 1946), figlio d'Ignazio, prof. di lingua e lett. araba nell'univ. di Roma (1922-46); socio nazionale dei Lincei (1945). Si occupò di diverse lingue e letterature [...] semitiche, ma specialmente d'arabo, e di storia religiosa dell'islamismo. Opere principali: La lotta fra l'Islam e il manicheismo (1927), La religione dell'Islam (1936, in Manuale di storia delle religioni, di P. Tacchi Venturi), Ricerche sui Yazīdi ...
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Scrittore tunisino di lingua francese (Tunisi 1920 - Neuilly-sur-Seine 2020). Di triplice cultura (araba, ebraica, francese), ha preso parte alle lotte per l'indipendenza del Magreb. Trasferitosi in Francia, [...] (1995); Le buveur et l'amoureux: le prix de la dépendance (1998;trad. it. 2006); Le nomade immobile (2000); Dictionnaire critique à l'usage des incrédules (2002); Portrait du décolonisé arabo-musulman et de quelques autres (2004; trad. it. 2006). ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] alla memoria dei primi seguaci, le rivelazioni vennero fissate su carta dopo la morte di Maometto, durante il califfato di ῾Othmān (644-656), nel tentativo di porre fine alle diverse letture e interpretazioni ...
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. Titolo di alcune antologie di poesia araba preislamica e dei primi due secoli dell'islamismo, delle quali la più antica e più famosa fu composta dal poeta Abū Tammām (su cui vedi arabi: Letteratura; [...] III, p. 854), morto fra l'842 e l'845 d. C.
Essa fu edita con commenti arabi e tradotta in latino da G.W. Freytag (Hamasae carmina, Bonn 1828-1847, voll. 2); fu resa in versi tedeschi da Federico Rückert (Stoccarda 1846, voll: 2). Il nome significa " ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...