Parola araba, che nell'uso tecnico religioso musulmano significa il rammemorare (Dio), sia che ciò avvenga mediante meditazione o orazione interna, sia mediante ininterrotta ripetizione del nome di Dio [...] o dei suoi epiteti o di formule pie. Quindi nell'uso dei ṣūfī o mistici musulmani dhikr indica anche in modo speciale l'insieme delle formule escogitate a quello scopo dal fondatore di una data regola ...
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SHAMMAR (A. T., 91)
Giuseppe Caraci
Nome dato a un territorio dell'Arabia centrale dalla tribù (araba) che vi ha sede. Il nome è talora limitato alla zona montuosa (Gebel Shammar) compresa nel territorio [...] aggregato alla risorta potenza saudiana (novembre 1921). Da allora lo Shammar fa quindi parte del regno del Neǵd, poi Regno dell'Arabia Saudiana.
Bibl.: O. Pinto, Il viaggio a Hail di Anna Blunt e Geltrude Bell, in Riv. geogr. ital., XLII (1935), pp ...
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´l Dinastia di regoli del Sīgistān che si distinsero specialmente nel sostenere la resistenza indigena alla conquista araba musulmana del loro paese (secc. 7º-8º d. C.). ...
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Re del Ḥigiāz (Mecca 1879 - Baghdād 1935), figlio dello sceriffo della Mecca al-Ḥusain. Cooperò alla rivolta araba contro i Turchi (1916-18), e salì al trono nel 1924, all'abdicazione del padre, ma fu [...] costretto poco dopo, per l'occupazione wahhabita del Ḥigiāz, a lasciare il trono e il paese ...
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Orientalista (Lubraniec, Włocławek, 1864 - Varsavia 1921). Svolse feconda attività scientifica nel campo della letteratura ebraica e giudeo-araba dell'epoca dei Gě'ōnīm, e della storia e letteratura dei [...] Caraiti. Tra le sue opere: Babylonische Geonim im nachgaonischen Zeitalter (1894) e Mose ben Samuel Hakkohen ibn Chiquitilla (1895) ...
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IL CAIRO
L. Guerrini
(el Qāhirah = La Vittoriosa). − Capitale della repubblica egiziana. Al momento della conquista araba (640) esisteva al S del C. moderno una fortezza fondata dai Romani, Babylon, [...] quartiere stabile per la guarnigione, col quale si fuse anche l'abitato preesistente. Sorse così la città che gli Arabi chiamarono Misr, denoniinando la capitale dal nome della provincia stessa, oppure al-Fusṭaṭ (dal romano fossatum). Fu la capitale ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Dinamica
Marwan Rashed
Dinamica
Scrivere la storia della dinamica araba non è facile, principalmente per due ragioni: [...] per il breve spazio di un'analogia, e conserva la sua validità di fondo.
L'analisi di Aristotele era ben nota ai fisici arabi. Il paragone tra l'analogia e la propagazione del suono compare già in al-Kindī (seconda metà del IX sec.), che gli consacra ...
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Scrittore e critico russo di origine polacca (Antokolon, Vilnius, 1800 - Pietroburgo 1858). Prof. (dal 1822) di lingua araba, persiana e turca all'univ. di Pietroburgo, si dedicò alla narrativa d'intrattenimento, [...] ottenendo grande successo con Fantastičeskie putešestvija barona Brambeusa ("I viaggi fantastici del barone Brambeus", 1833). Dal 1834 al 1848 diresse la popolare rivista Biblioteka dlja čtenija ("Biblioteca ...
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Nome di tre fratelli vissuti in Egitto (prima metà sec. 13º), tutti e tre scrittori in lingua araba, ma appartenenti alla Chiesa copta. Il primo e il terzo furono filologi; il secondo, Abū al-Faḍā'il, [...] è autore di un nomocanone (raccolta di diritto ecclesiastico e diritto civile), ove nella parte civile son mescolate norme attinte al diritto romano-bizantino con altre di diritto musulmano malikita. Una ...
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Scrittore libanese maronita (Fureika 1876 - ivi 1940), emigrato in giovanissima età negli USA Fu tra i principali rappresentanti della letteratura araba d'emigrazione: scrisse in arabo e in inglese. Dopo [...] ", 1924), ma la sua notorietà si deve al poema in prosa ar-Rīḥāniyyāt (1922-23), genere nuovo nella letteratura araba. Giornalista, filosofo, poeta e scrittore, ar-R., grazie al suo forte sentimento di libertà, contribuì notevolmente all'evoluzione ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...